giovedì 20 ottobre 2011

W I PICCOLI LIBRAI

Traggo spunto da un interessante articolo di Michela Murgia apparso sul quotidiano la Repubblica di oggi, intitolato "Le grandi virtù dei piccoli librai".
Ogni anno la giuria del premio Montescudaio del "Pisa Book Festival" (http://www.pisabookfestival.it/) nomina il Libraio dell'anno, che quest'anno è Patrizio Zurru di Cagliari (libraio indipendente col suo negozio posto nel capoluogo sardo in piazza Repubblica). La giornalista porta ad esempio la sua esperienza: un giorno entra nella libreria del sig. Zurru il quale le dice "Ho un libro per te", da sotto lo scaffale della cassa tira fuori un saggio, di quelli che di solito nelle librerie di provincia non trovi perchè nemmeno arrivano, perchè sono di autori poco noti o perchè editi da case editrici dai nomi sconosciuti. Lui si ricorda che alla giornalista piace quel tipo di libri e quando arriva il rappresentante dei libri ogni tanto fa un ordine apposta, una sola copia per lei. E' anche per cose come questa che il sig. Zurru è stato nominato libraio dell'anno, oltre che per la passione con cui conduce il suo lavoro, per l'amore che rivolge ai suoi clienti, per le iniziative che crea a sostegno della lettura: tra queste, una volta all'anno i lettori possono rifare la vetrina del suo negozio con i libri che amano (inventandosi quindi librai per un giorno) suggerendo ai clienti i testi che secondo loro meritano di più, indipendentemente dallo loro posizione in classifica e dal nome del loro autore o della casa editrice.
Secondo la giornalista, sono molti i librai come il sig. Zurru in Italia, più di quanti si pensi. Nel suo articolo fa l'esempio di una libraia indipendente di Mantova che, se non ha il libro che gli si chiede, non te lo ordina ma chiama immediatamente gli altri librai della zona per sapere se hanno quel testo, e se qualcuno ce l'ha ti manda subito da lui, senza pretendere niente. Fa poi l'esempio di un libraio indipendente di Sassari, che è il riferimento di tutti i bibliotecari della provincia sarda perchè è molto capace in fatto di organizzazione di eventi culturali, suggerendo loro temi da trattare ed autori da invitare, facendo da mediatore con le case editrici e qualificando la loro proposta mettendo a disposizione la sua consulenza gratuita e la sua ricca rete di contatti. E ancora, cita una libraia indipendente di Milano che una volta al mese organizza un pomeriggio di "poesia dorsale": i clienti che entrano nella sua libreria possono provare a fare poesia usando i titoli stampati sul dorsino dei libri posti sugli scaffali (ad esempio, prendendo i titoli dei libri di Ammaniti, Gadda, Battaglia, Todde e Scalfari ne esce, seguendo questa giusta sequenza, la seguente poesia: "Io e te. Accoppiamenti giudiziosi. Guasto è il mondo Ssulla riva dei nostri pensieri. E quale amor non cambia Per l'alto mare aperto?").
Ha ragione la giornalista quando dice che le librerie indipendenti sono posti luminosi gestiti in equilibrio tra cuore e marketing: tra l'altro, per diventare librai bisogna fare una scuola specializzata. E svolgono la loro attività di libraio indipendente tra mille difficoltà, soprattutto economiche: certamente supermercati e grandi catene di distribuzione riescono a scontare maggiormente i libri in vendita rispetto a quello che può fare il singolo libraio, ma vuoi mettere la passione che ti trasmette il libraio nella scelta di un libro rispetto ad una fredda catena di distribuzione di un immenso negozio ultra moderno, vuoi mettere l'atmosfera che si respira in questi negozietti. Dice testualmente la giornalista: "Sono i lettori, i bibliotecari e gli autori a dover dimostrare al sistema editoriale che i librai sono un valore non sostituibile con lo sconto, cellule di resistenza sociale in contesti in cui la cultura troppo spesso è rimasta l'hobby di chi ha già pagato le rate". Ecco perchè il prossimo 28 ottobre 2011 tutti gli scrittori sardi saliranno su un palco a Sassari per spiegare ai lettori cosa ci perdiamo se spariscono i librai. Cari librai, prendete esempio da quelli sopra citati, prendete delle iniziative particolari, perchè solo voi potete salvare la lettura ed aiutare la cultura in questo difficile momento.

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