domenica 10 febbraio 2013

Ecco i LAVORI PIU' RICHIESTI

In tempi in cui l'offerta di lavoro è sempre meno, c'è da dire che in alcuni settori il lavoro ci sarebbe: anzi, ci sono dei settori che hanno (e avranno) tremendamente bisogno di personale. Si tratta di settori che sono all'avanguardia per la nostra vita. Vediamo quali. Dice Corrado Zunino sul quotidiano la Repubblica di oggi: “Non servono più dentisti: in Italia oggi ce n'è uno ogni 850 pazienti quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità dice che il rapporto ideale è uno ogni duemila. Ci sono troppi veterinari e troppi architetti: mestieri saturati”. Ora c'è bisogno di dire ai giovani quali sono i mestieri di cui il nostro paese ha bisogno: non dimentichiamo che la disoccupazione giovanile è ormai ad un drammatico 35% e che sono proprio i giovani il futuro di questo nostro Paese così in difficoltà. E chi glielo dice ai giovani quali sono questi lavori? Lo farà l'organizzazione “Italia orienta” (http://www.italiaorienta.it), un'organizzazione che nasce dalla collaborazione tra mondo universitario, l'università Cattolica di Roma, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali di Roma, l'università Federico II di Napoli e il mondo giornalistico focalizzato sul lavoro: "Italia orienta" andrà ora nelle scuole a spiegare ai ragazzi quali saranno i lavori del futuro, partendo il 12 marzo da Roma con questo Educational Tour.
Ma quali sono questi lavori del futuro? Innanzitutto l'infermiere: ce ne sarà sempre più bisogno, oggi ce ne sono in Italia 391.000 ma da oggi al 2020 ne serviranno (a causa dell'aumento del numero di anziani) altri 266.000. Poi ci sono i chimici: oggi 8 giovani su 10 laureati in chimica già lavorano e il loro primo contratto arriva mediamente dopo due mesi dalla laurea (e per il 46% è a tempo indeterminato), ed ora serviranno altri chimici. Serviranno poi esperti di green economy: nei prossimi 4 anni il settore offrirà 100.000 posti di lavoro, dal promotore di risparmio energetico al progettista di energie rinnovabili, dal geometra ed ingegnere ambientale al certificatore energetico, e ancora l'eco-industrial designer (ovvero l'architetto paesaggista), l'agronomo, il botanico, l'ecochef (in Italia c'è in generale bisogno di cuochi). E poi i nuovi mestieri legati alla terra come il sommelier, l'affinatore di formaggi, il birraio a chilometri zero, lo stagionatore di miele, l'agrigelataio, il personal trainer dell'orto, l'alchimista di campagna (che crea nuovi liquori e distillati), il food blogger (che offre informazioni sul mondo della cucina e dell'enogastronomia). Proseguendo, sono richiesti esperti di fisioterapia e riabilitazione, laureati in scienze economiche (contabilità, amministrazione, marketing, sportellisti di banca, recuperatori di credito, ingegneri gestionali, project manager, web marketing), interpreti ed insegnanti di lingue, psicologi e psicoterapeuti. Ed io aggiungerei che serviranno sempre di più esperti in materia ambientale: geologi, esperti di rifiuti, climatologi, esperti di sismica, biocostruzioni, ecc...
In generale nel 2020 saranno incrementate dell'8,7% le professioni intellettuali e scientifiche e di grande specializzazione, mentre saranno aumentate del 5,5% le professioni tecniche. In tutto questo la scuola è fondamentale: è fondamentale orientare gli studenti verso il mondo universitario spiegando loro quali sono i settori che più avranno bisogno di personale in futuro, sia per contribuire al calo della disoccupazione, sia per poter far ripartire questo nostro Paese, sia per dare un futuro certo alle nuove generazioni. Abbiamo bisogno, ora più che mai, di giovani in grado di cambiare il Paese.

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