martedì 22 ottobre 2013

Lo scempio ambientale della superstrada Fano-Grosseto

Vi parlo della SGC (Strada di Grande Comunicazione) E78 Grosseto-Fano, della quale ho trovato un interessante articolo di Jenner Meletti sul quotidiano la Repubblica del 19 ottobre 2013. La storia di questa strada parte alla fine degli anni '60 quando fu voluta da Amintore Fanfani (che fu 5 volte Presidente del Consiglio italiano tra il 1954 e il 1987): da allora è diventata un'eterna incompiuta, un pò come la Salerno-Reggio Calabria... Infatti, ad oggi solo 127 dei 270 km complessivi sono stati realizzati e sono in esercizio (dati dell'ANAS). Ci sono quindi due tratti da realizzare, per una spesa complessiva di 4,3 miliardi di euro circa. Il problema nasce dal fatto che questa superstrada attraversa dei paesaggi incantati e del valore inestimabile, non solo ambientale ma anche culturale perchè si tratta dei cosiddetti "balconi di Piero della Francesca", ovvero dei punti di osservazione che si affacciano sulla pianura attraversata dal fiume Metauro (nei Comuni di Urbania, Fermignano, Urbino e Acqualagna) che il grande pittore Piero della Francesca ha riprodotto nei suoi quadri (nel ritratto del duca Federico da Montefeltro nel dittico degli Uffizi di Firenze, il paesaggio alle sue spalle è quello tra Urbania e Sant'Angelo in Vado, in provincia di Pesaro-Urbino; nel ritratto di Battista Sforza il paesaggio alle sue spalle è quello verso la Valmarecchia nella zona di San Leo, in provincia di Rimini; ne I trionfi dei duchi di Urbino il paesaggio è quello della Piana di San Silvestro, tra le città marchigiane di Urbania e Fermignano. Per i balconi di Piero della Francesca vedasi il link http://www.montefeltroveduterinascimentali.eu/). Piero di Benedetto de' Franceschi, noto comunemente come Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 1412/1417 circa – Borgo Sansepolcro, 12 ottobre 1492), è stato un pittore e matematico italiano. Tra le personalità più emblematiche del Rinascimento italiano, fu un esponente della seconda generazione di pittori-umanisti.[1] Le sue opere sono mirabilmente sospese tra arte, geometria e un complesso sistema di lettura a più livelli, dove confluiscono complesse questioni teologiche, filosofiche e d'attualità. Fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_della_Francesca
V'è da dire che il progetto della superstrada rispettava questi paesaggi: erano infatti previste delle gallerie corte sulle colline ai lati della valle del Metauro, con un impatto visivo ed ambientale molto ridotto. Il problema è che ora il progetto è stato stravolto: per risparmiare un pò di soldi è stata abbandonata l'idea delle gallerie e la superstrada passerà proprio nel mezzo della valle e diventerà, udite udite, un'autostrada a sei corsie!!! E tutto questo per abbassare il costo del completamento dai precedenti 4,3 miliardi a 3 miliardi di euro!!! INCREDIBILE! Per tale motivo si è costituito il Comitato "NO allo scempio della Fano-Grosseto" per contrastare l'ultimo progetto e per salvare questi bellissimi paesaggi, come già chiamati sopra "i balconi di Piero della Francesca" (che furono trovati da Rosetta Borchia, fotografa e pittrice, e da Olivia Nesci, docente di geomorfologia a Urbino, diventate "cacciatrici di paesaggi", http://www.cacciatricidipaesaggi.it). 
Ma com'è pensabile arrivare ad un progetto simile per il risparmio di poco più di un miliardo di euro? Non vale forse di più di un miliardo di euro preservare una parte di storia e pittura italiana (che ci invidiano in tutto il mondo)? Non vale forse di più preservare un ambiente incantevole (che ci invidiano in tutto il mondo) che verrebbe altrimenti stravolto con sbancamenti, opere di riporto, inquinamento, impatto ambientale e visivo? Non sono un abitante del posto ma mi unisco alla battaglia del Comitato nato per contrastare l'ultimo progetto: avete tutto il mio sostegno.

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