giovedì 20 novembre 2014

I misteri d'Italia... resteranno tali!

"L’apertura degli armadi segreti è una gran bella iniziativa e un doveroso tributo alla democrazia, tanto più se l’operazione trasparenza inaugurata dal governo riguarda la declassificazione degli atti segreti sulle stragi che insanguinarono l’Italia dal 1969 al 1984. L’annuncio venne dato personalmente dal premier Renzi il 22 aprile scorso in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, seguirono una nota su Facebook e la foto della direttiva pubblicata su Twitter. Alla novità fu dato il giusto risalto, venne creata una specifica commissione e si crearono parecchie, legittime aspettative. Il 15 maggio il sottosegretario della Presidenza del Consiglio Marco Minniti, Autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica, spiegò che la mole di materiale era notevole assicurando che la sospirata disclosure, più e più volte promessa da vari governi, avrebbe di certo «consentito al cittadino comune di andare all'Archivio di Stato non per trovare una verità giudiziaria, ma per ricostruire una storia politica del nostro paese". Al seguente link (http://www.dirittiglobali.it/2014/11/larmadio-vuoto-dei-misteri-ditalia-cosi-trasparenza-diventa-beffa/) potete leggere la continuazione di questo approfondimento di Filippo Ceccarelli pubblicato sul quotidiano la Repubblica del 18 novembre 2014, riferito alla notizia del giallo dei faldoni di Piazza della Loggia che conterrebbero documentazione che non c'entra niente con la strage (l'articolo relativo scritto da Alberto Custodero è stato pubblicato dallo stesso quotidiano sempre il 18 novembre e lo potete leggere al link http://giacomosalerno.com/2014/11/18/il-giallo-dei-faldoni-di-piazza-della-loggia-alberto-custodero/).
Come dice Ceccarelli, è questa la sbandieratissima declassificazione all'italiana? Tra caos, inerzia, cialtroneria, gelosia di burocrati e insipienza archivistica e/o spionistica. Povera Italia...

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