mercoledì 26 novembre 2014
Si è tenuto recentemente all'Università Bocconi di Milano il convegno "I costi dell'inquinamento atmosferico: un problema dimenticato", durante il quale sono stati esposti degli studi che confermano quanto si pensa da tempo: ovvero che la Valpadana è l'area più inquinata d'Europa, assieme alla zona più industrializzata della Polonia. Ciò è dovuto sia (e soprattutto) a cause antropiche (la forte urbanizzazione, l'enorme traffico stradale e l'industrializzazione) sia in parte a cause naturali: essa infatti, essendo chiusa su tre lati da alte montagne (Alpi a nord e ad ovest e Appennini a sud), non viene raggiunta dai venti occidentali in grado di ricambiare continuamente l'aria (l'unica porta aperta è ad est ma da qui i venti arrivano raramente). Gli inquinanti ristagnano quindi in continuazione, trasformandosi nel famigerato smog soprattutto durante l'inverno. L'inquinamento atmosferico causa ogni anno 3.700.000 morti in tutto il mondo, a causa di patologie ad esso collegate come ictus, infarti, allergie, asma e polmoniti. Si stima che ogni abitante della Valpadana perda in media 2-3 anni della propria vita a causa dell'inquinamento (nella sola Lombardia si contano mediamente 300 morti all'anno). Certo, negli ultimi anni sono leggermente diminuite sia le polveri sottili PM10 (-18%) sia gli ossidi di azoto (-10%), e questo soprattutto per la ridzuone del cosiddetto "black carbon", quel particolato che è così fine da poter superare la barriera polmonare e penetrare nella circolazione sanguigna. L'85% dell'inquinamento atmosferico padano è causato dal traffico automobilistico (di questo ben il 70% deriva dagli scarichi di camion e auto diesel euro 3 e 4 e da motorini a due tempi).
Come ha scritto oggi Daniele Berlusconi nel suo articolo in merito pubblicato sul sito http://www.3bmeteo.it, che condiviso completamente, servono assolutamente ed urgentemente delle politiche che incentivino nelle città l'utilizzo di mezzi non inquinanti come la bicicletta o le auto elettrico, e che potenzino e favoriscano i mezzi pubblici e il car sharing, in modo da limitare il traffico stradale.
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