mercoledì 10 dicembre 2014

Rifiuti: dove butto i piccoli elettrodomestici?

Secondo una ricerca effettuata da Ecodom (il principale Consorzio italiano per il recupero e riciclaggio degli elettrodomestici, http://www.ecodom.it/it-it/), assieme ad Adiconsum, sulla raccolta differenziata delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (le cosiddette Raee, http://it.wikipedia.org/wiki/Rifiuti_di_apparecchiature_elettriche_ed_elettroniche), il 70% degli italiani sa cosa sono i Raee e ben il 90% sa che questi rifiuti non si gettano nei cassonetti della raccolta differenziata: il 74% porta infatti i grandi elettrodomestici alla vicina isola ecologica mentre il 26% chiama l'azienda municipalizzata per il ritiro a domicilio (240.000 tonnellate di rifiuti di questo tipo raccolte nel 2014, contro le 80.000 del 2008). Ma ahimè per quanto riguarda i piccoli elettrodomestici (tostapane, rasoi elettrici, asprirapolvere, calcolatrici, ecc...) questi finiscono ancora nel secco indifferenziato... Ma emerge anche dalla ricerca che quasi l'80% dice di non avere in merito un'informazione adeguata: infatti, solo il 60% sa che dal 2010 è in vigore una norma che obbliga i rivenditori a ritirare il vecchio apparecchio quando se ne compra uno di nuovo (il cosiddetto “1 contro 1”), mentre addirittura il 79% non è a conoscenza del fatto che dal 12 aprile 2014 una norma prevede che i grandi negozi (ovvero quelli con superficie superiore a mq 400) sono obbligati a ritirare gratuitamente gli elettrodomestici fino a 25 cm di dimensioni, anche se non ne viene acquistato un altro (il cosiddetto “1 contro 0”). Diffondere maggiormente questo messaggio servirà ad incentivare la raccolta appunto dei piccoli elettrodomestici, purtroppo ancora molto scarsa.

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