mercoledì 7 ottobre 2015
E' nato il TPP, ovvero Trans-Pacific Partnership, il nuovo trattato di libero scambio tra gli Stati Uniti d'America e 11 nazioni dell'area Asia-Pacifico (per informazioni https://it.wikipedia.org/wiki/Partenariato_Trans-Pacifico).
Si tratta di un accordo molto importante, che dovrebbe portare benefici diretti per 250 miliardi di dollari e un aumento dell'export di 440 miliardi di dollari entro il 2025. C'è un'accurata analisi di Federico Rampini sul quotidiano la Repubblica di martedì 6 ottobre 2015, che potete leggere al link http://www.dirittiglobali.it/2015/10/accordo-storico-di-libero-scambio-nellarea-pacifico-40-del-pil-globale/.
Al di là dei vantaggi economici per i singoli cittadini, questo accordo dovrebbe avere portare a maggiori diritti sindacali e ad una più forte tutela dell'ambiente (ad esempio, diventerà lecito imporre sanzioni contro quei paesi che non contrastano il traffico di animali in via di estinzione). Ed ora si sta proseguendo col il TTIP, il Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (in inglese Transatlantic Trade and Investment Partnership), un accordo commerciale di libero scambio in corso di negoziato dal 2013 tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America (https://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_transatlantico_sul_commercio_e_gli_investimenti).
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