mercoledì 11 novembre 2015
Mirabilia - European Network of UNESCO Sites (http://www.mirabilianetwork.eu/it/) mette in collegamento per la prima volta aree accomunate dall'importanza storica, culturale ed ambientale. Un'interazione tra attori istituzionali ed economici e tra modelli di governance alla base delle politiche di sviluppo del territorio. La rete, promossa da 12 Camere di Commercio, unisce i luoghi riconosciuti dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità, ma meno noti al turismo italiano e internazionale, con l'obiettivo di aumentarne la promozione e la riconoscibilità presso il grande pubblico.
Come ha scritto Andrea Gaiardoni sull'inserto “Il Venerdì” del quotidiano la Repubblica del 6 novembre 2015, si tratta di un'Italia che sta cercando di farsi conoscere al mondo, fatta di eccellenze, di sapori, di panorami irripetibili, che potrebbe spingere l'imprenditore o il turista straniero a non andare sempre nelle solite mete. Lo scopo di Mirabilia è dunque quello di creare le condizioni affinché domanda e offerta si incontrino, valorizzando quell'inestimabile patrimonio italiano fatto di borghi, monumenti, arte, cultura, cibo, paesaggi. Finora sono state coinvolte 12 realtà: Bari, Brindisi, Chieti, Genova, La Spezia, Lecce, Matera, Messina, le Isole Eolie, Perugia, Siena, Taranto ed Udine. Ogni anno si organizzano incontri bilaterali tra aziende che vendono (soprattutto turismo, ma non solo) e potenziali compratori esteri che vogliono investire qui avendo però servizi ed infrastrutture adeguate: quindi vicinanza di aeroporti, trasporti efficienti, offerta notevole di alloggi e ristorazione, guide professionali, ecc... E tutto ciò, non dimentichiamolo, creerebbe occupazione.
È l'occasione giusta per stanare dall'ombra l'incredibile e minore patrimonio storico-artistico-culturale-paesaggistico italiano, che non ha eguali nel mondo.
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