venerdì 4 maggio 2007
Uno studio realizzato dagli scienziati del NCAR dell'Università del Colorado è arrivato a questa drammatica conclusione: i ghiacci artici si stanno sciogliendo ad un ritmo molto più veloce di quanto previsto dai modelli di previsione! Nel periodo 1953-2006 tali ghiacci hanno visto ridurre la loroe stensione nel mese di settembre (quello di fine estate, quando i ghiacci raggiungono la loro estensione minima) non ad un rtimo medio del 2.5% (o, nel caso più negativo, del 5.4%) come era stato previsto, ma addirittura del 7.8% per decennio!!! Si è giunti a ciò in seguito alle più recenti rilevazioni derivanti dai dati inviati dalle navi e dai satelliti. Le stime di riduzione futura dei ghiacci artici hanno, probabilmente, sottostimato l'influenza dei gas serra: se fino ad oggi si riteneva che il cambiamento climatico nell'Artico fosse dovuto per un 50% a cicli naturali e per il restante 50% all'aumento dei gas serra in atmosfera, ora si pensa che l'impatto di quest'ultimi sia ben maggiore... I modelli matematici avevano anche sovrastimato l'attuale spessore dei ghiacci marini e non sono stati in grado di calcolare esattamente il trasporto di calore verso le regioni polari dovuto ai cambiamenti avvenuti nella circolazione atmosferica ed oceanica. Lo studio indica che la riduzione dei ghiacci artici (riferita ai mesi di settembre) è di 30 anni più avanti rispetto a quanto previsto finora e che le proiezioni di vedere il Mare Artico libero dai ghiacci molto oltre il 2100 sono state troppo ottimistiche: se continuerà questo trend, tale possibilità si potrà verificare poco dopo il 2050!! Ciò che allarma di più è che anche l'estensione dei ghiacci artici nel mese di marzo (ovvero quando solitamente sono più estesi) ha subito una forte riduzione, anche se ad un ritmo inferiore a quello dei mesi di settembre: si è infatti verificato un decremento dell'1.8% per decennio sempre nel periodo 1953-2006, ovvero un valore tre volte superiore a quanto previsto dai modelli! Tutto ciò comporta un ulteriore aumento termico terrestre: per effetto dell'albedo (ovvero la capacità del ghiaccio di riflettere i raggi) i ghiacci artici riflettono verso lo spazio la maggior parte della radiazione solare che riceve, ma naturalmente lo scioglimento di tali ghiacci impedisce questo fenomeno consentendo alla superficie marina libera di assorbire tali raggi. Ultimi dati a conferma dell'allarme lanciato: aprile 2007 ha fatto registrare il nuovo minimo mensile da quando esistono le misurazioni (1979) con una riduzione del 3.2% rispetto alla media, mentre nell'ultimo mese di marzo le temperature registrate nell'area compresa tra 70° e 90° Nord sono state mediamente tra 1.8°C e 2.6°C superiori alla media 1951-1980 (lo si può vedere nella mappa allegata, ove solo il Polo Sud risulta in controtendenza, almeno quello....). Fonte http://www.meteogiornale.it
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