martedì 29 maggio 2007
Ho trovato un'interessante (ed inquietante!) inchiesta su La Repubblica di sabato 26 maggio realizzata da Carlo Bonini e Walter Galbiati intitolata "Quei milioni dello Stato alla raffineria di Moratti". L'inchiesta riguarda la raffineria di petrolio di Sarroch (cittadina posta a 25 km da Cagliari, sulla costa sud-orientale della Sardegna), che è la più grande raffineria del Mediterraneo e che è di proprietà della famiglia Moratti (quella dell'Inter...): ben 15 milioni di tonnellate di greggio lavorate ogni anno (corrispondenti a 300.000 barili al giorno) pari ad 1/4 della capacità di raffinazione italiana. Si tratta del cuore dell'azienda di famiglia Saras: da essa "pompano" varie compagnie di carburanti come Shell, Eni, Total, Tamoil, Q8, ecc... Fin qui nulla da eccepire: quella che inquieta (e che è il centro dell'inchiesta) è che lo Stato italiano ha versato all'azienda negli utlimi 10 anni ben 200 milioni di euro, elargiti a fondo perduto attraverso tre "Contratti di Programma" (denominati Saras I, Saras II e Saras III), programmi firmati dai vari presidenti che negli anni si sono succeduti alla guida del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), equamante distribuiti tra centro-destra e centro-sinistra (Carlo Azeglio Ciampi, Vincenzo Visco, Domenico Siniscalco, Mario Baldassari, Giancarlo Pagliarini e.... Giulio Tremonti!). Con questi 200 milioni di euro sono stati rinnovati gli impianti dell'azienda consentendone la quotazione in Borsa e traendone naturalmente ulteriori benefici: si tratta di oltre 2 miliardi di euro di cui 1.700.000.000 di euro percepiti da Massimo e Gian Marco Moratti e soltanto 360.000.000 di euro elargiti al gruppo! Ricordiamo che i "Contratti di Programma" vengono fatti dallo Stato per incentivare le imprese a realizzare progetti strategici in aree depresse in periodi di transizione ed il loro valore viene misurato nella creazione di nuovi posti di lavoro. Tra il 1995 e il 2004 la Saras di "Contratti di Programma" ne ha sottoscritti ben 3, un caso unico in Italia (poche altre aziende ne hanno beneficiato, come Eni e Fiat): in base ai contratti solo una parte degli investimenti sarebbe dovuta essere impiegata nella sistemazione della raffineria mentre un'altra parte sarebbe dovuta andare in investimenti collaterali per progetti di ricerca. Alla data odierna, solo Saras I si è chiuso mentre gli altri due contratti devono ancora essere sottoposti alla verifica finale del raggiungimento degli obiettivi (dopo di chè nel bilancio dell'azienda tali finanziamenti pubblici passano dalla voce "debiti verso lo Stato" a voce di "sovvenzioni a fondo perduto"). Tirando le somme, si è evidenziato che Saras per ristrutturare la raffineria ha speso in totale 508,5 milioni di euro di cui ben 197,17 elargiti dallo Stato; nelle attività collaterali per progetti di ricerca (che l'azienda non avrebbe mai fatto senza l'aiuto dello Stato) la Saras ha investito 83,8 milioni di euro dei quali ben 58,2 milioni ricevuti in agevolazione, quindi con una spesa netta di appena 25,6 milioni di euro!!! Credo che la famiglia Moratti abbia speso volentieri 25,6 milioni di euro sapendo di riceverne 197,17 dallo Stato! Ricordiamo infine che i "Contratti di Programma" hanno creato alla Saras 269 posti di lavoro: ebbene, ogni singolo posto di lavoro è costato allo Stato italiano tra 400.000 e 1.000.000 di euro, quando per i "Contratti di Programma" sottoscritti con altre società si era arrivati al massimo a 166.000 euro!!! Ecco come viene sprecato il denaro dei cittadini italiani...
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