venerdì 6 luglio 2007
"Entro il 2050 la maggior parte dei ghiacciai alpini potrebbe essere scomparsa del tutto ed entro il 2037 potrebbe essersene andati già la metà": questo è l'allarme lanciato dai giaciologi riuniti a Saint Vincent (Valle d'Aosta) per il convegno "Cambiamenti climatici e ambienti nivo-glaciali" che rappresenta la 4° tappa di avvicinamento alla "Confernza Nazionale sui Cambiamenti Climatici" che si terrà a Roma il prossimo mese di settembre voluta dal Ministero dell'Ambiente e organizzata dall'APAT (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici). Dal convegno è risultato che gli 800 ghiacciai italiani si stanno sciogliendo ad una velocità molto sostenuta, tanto che negli ultimi 20 anni si sono già ridotti in estensione del 20%! Questo è da imputare soprattutto al consistente aumento termico che ha colpito (e sta colpendo) le Alpi e che risulta doppio rispetto all'aumento termico della Pianura Padana, nonchè alla scarsità di precipitazioni invernali che fanno mancare la materia prima (ovvero la neve) ai nostri ghiacciai. Alcune ricerche hanno dimostrato che un aumento di temperatura media di 1.8°C determina una riduzione della durata del manto nevoso di circa un mese e questo comporta che i ghiacciai si ritrovano a restare esposti al sole primaverile ed estivo molto prima del tempo. Per fare un esempio, il ghiacciaio di Prè de Bard (sul Monte Bianco) durante l'estate 2006 ha perso del suo spessore ben 8 cm al giorno!!! A livello alpino, la situazione è rimasta pressochè invariata rispetto al passato solo per i ghiacciai oltre i 4.200 metri di quota, ma molti ghiacciai sono sotto tale quota....
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1 commento:
non c'è da stupirsene visto come trattiamo anche i nostri mari...talvolta sembra che siamo in guerra con la natura..per esempio gurdate qua:
http://www.legambiente.com/campagne/golett...007&campagna=39
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