sabato 26 gennaio 2008

PAESAGGIO ITALIANO: ecco la legge di tutela

Nonostante la crisi politica di questi giorni, il Consiglio dei Ministri ha varato giovedì 24 gennaio 2008 (giorno della crisi, appunto) il decreto che tutela il nostro paesaggio in modo da preservarlo diversamente da come successo fino ad oggi (ove la tutela era rivolta solo a poche opere dell’arte e della natura), ovvero in una visione globale che spazia dal turismo all’agricoltura di qualità, dal “made in Italy” di successo alle strutture di ricerca avanzate. Il decreto segue l’importante sentenza del 14 novembre scorso della Corte Costituzionale secondo la quale il paesaggio deve avere un valore “primario ed assoluto” (argomento al quale dedicai un post). Così come indicato dalla Convenzione europea ratificata nel 2004, bisognerà preservare il nostro paesaggio da ogni azione volta a distruggerlo o che, anche indirettamente, ne porti al danneggiamento (e questo è successo per l’intero periodo dal dopoguerra ad oggi, ed è ancora in atto…).
Il decreto prevede quattro innovazioni:

  • la partecipazione obbligatoria del Ministero dei Beni Culturali all’elaborazione congiunta con le Regioni di quelle parti del paino che riguardano beni paesaggistici;
  • la salvaguardia del patrimonio culturale immobiliare di proprietà pubblica in caso di dismissione, in modo da evitare le svendite di tali immobili solo per incassare denaro;
  • la semplificazione e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi per i pareri richiesti alle Sovrintendenze;
  • l’istituzione di una struttura tecnica, presso il Ministero dei Beni Culturali, per l’abbattimento degli ecomostri.

Soddisfazione è arrivata da parte degli ambientalisti che da anni si stanno battendo contro l’abusivismo edilizio, la speculazione immobiliare, il degrado e l’abbandono di ampie zone del nostro territorio: ha ragione la senatrice dei Verdi Loredana De Pretis che forse è giunto il momento di eliminare la barriera tra paesaggio ed urbanistica, quando invece dovrebbero essere complementari per la protezione del primo.
E, a proposito di abusivismo edilizio, sono numerose le buone notizie che sono arrivate da tutta Italia nelle ultime settimane a proposito di azioni volte alla lotta all’abusivismo stesso e al degrado ambientale. Eccone alcune:

  • è partito in questi giorni l’abbattimento del più grande ecomostro del Lazio, quello dell’Isola di Ciurli (località Salto di Fondi), in provincia di Latina: l’abbattimento, ad opera del Comune, è iniziato dopo quasi 40 anni (ripeto, 40 anni!), con grande soddisfazione di Legambiente Lazio che per 20 anni ha condotto questa lunga battaglia. Dopo la sentenza definitiva nel processo istituito per tale abusivismo, la Regione Lazio ha disposto i soldi per la demolizione ed ha inoltre inserito la lottizzazione di Ciurli all’interno del Monumento naturale del Lago di Fondi;
  • il 22 gennaio 2008 sono stati sequestrati 50 appartamenti ed altrettanti box auto nel comune di Mileto, in provincia di Napoli, derivanti da speculazioni edilizie e lottizzazione abusiva. L’abuso interessa un’area di 11.000 mq per un valore di ben 12 milioni di euro. Questo sequestro non è altro che il 3° capitolo dell’operazione campana “Dirty House” da parte della Guardia di Finanza: prima, infatti, nell’ottobre 2006 furono sequestrati, sempre a Mileto, 150 appartamenti abusivi per un valore di 30 milioni di euro, mentre nel giugno 2007 furono sequestrati ben 183 appartamenti e 155 box auto abusivi posti su un’area di 7.000 mq per un valore complessivo di 70 milioni di euro!
  • il 21 dicembre 2007 60 appartamenti abusivi vengono sequestrati a Marano, in provincia di Napoli: nell’occasione Michele Buonuomo, presidente di Legambiente Campania, ha lanciato l’allarme “L’abusivismo è il crocevia di condotte criminali che alimentano connivenze dei pubblici poteri con la camorra”, tanto che nel settore edilizio tra gestione degli appalti, imprese edili e cave abusive vi sono ben 54 differenti clan della camorra (ovvero quelli messi in luce dalla magistratura e dagli atti parlamentari, in realtà sono molti di più…) che si spartiscono una torta di centinaia di milioni di euro;
  • il 19 dicembre 2007 a Pomezia (a sud di Roma), in località costiera di Santa Procura, sono stati messi i sigilli a 71 appartamenti abusivi: si tratta di appartamenti (del valore di 10 milioni di euro) che erano stati adibiti ad abitazione nonostante la concessione edilizia permettesse solamente la costruzione di edifici commerciali. Inoltre l’edificio presentava una cubatura notevolmente superiore a quella massima consentita nel lotto;
  • il 13 dicembre 2007 viene sequestrata a Bari una strada abusiva: si tratta di un tratto dell’asse viario (in corso di costruzione) che collegherà la zona industriale di Bari all’austostrada A14, per il quale i carabinieri del NOE di Bari hanno ipotizzato reati urbanistici, ambientali e di sicurezza del cantiere. Si tratta di un’area di 15.000 mq posta nel comune di Bitonto: i lavori erano stati autorizzati dal Comune di Modugno ma non da quello di Bitonto (e questo ha fatto pensare, appunto, che i lavori fossero abusivi); tra l’altro sono stati riscontrati nell’area depositi di materiali tossici, tra cui eternit.

Insomma, qualcosa comincia a muoversi e in maniera diffusa, e non mi stupisce affatto (e, anzi, ne sono fiero) che tutto questo si sia amplificato sotto il Governo Prodi: al contrario, sono invece molto preoccupato per l’attuale situazione politica in quanto la caduta del Governo Prodi comporterà (salvo miracoli!) il ritorno al Governo di quella destra (nel nome di Berlusconi) che per parecchi anni ha fatto dell’espansione edilizia ad ogni costo la sua politica principale, contro ogni regola di protezione ambientale e paesaggistica. Ma, una volta salito al Governo, Berlusconi risolverà tutto nella maniera più semplice: basterà rifare i condoni, e nulla sarà più illegale!!! Ahimè…

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