martedì 18 giugno 2013
La Reggia di Caserta, o Palazzo Reale di Caserta, è una dimora storica appartenuta alla casa reale dei Borbone di Napoli, proclamata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Situata nel comune di Caserta, è circondata da un vasto parco nel quale si individuano due settori: il giardino all'italiana, in cui sono presenti diverse fontane e la famosa Grande Cascata, e il giardino all'inglese, caratterizzato da fitti boschi. In termini di volume, la reggia di Caserta è la più grande residenza reale del mondo con oltre 2 milioni di m³. La reggia, definita l'ultima grande realizzazione del Barocco italiano, fu terminata nel 1845 (sebbene fosse già abitata nel 1780), risultando un grandioso complesso di 1200 stanze e 1790 finestre, per una spesa complessiva di 8.711.000 ducati. Nel lato meridionale, il palazzo è lungo 249 metri, alto 37,83, decorato con dodici colonne. La facciata principale presenta un avancorpo centrale sormontato da un frontone; ai lati del prospetto, dove il corpo di fabbrica longitudinale si interseca con quello trasversale, si innestano altri due avancorpi. La facciata sul giardino è uguale alla precedente, ma presenta finestre inquadrate da lesene scanalate. Il palazzo ricopre un'area di circa 47.000 m²; dispone di 1026 fumaroli e 34 scale. Oltre alla costruzione perimetrale rettangolare, il palazzo ha, all'interno del rettangolo, due corpi di fabbricato che s'intersecano a croce e formano quattro vasti cortili interni di oltre 3.800 m² ciascuno. L'intera descrizione al link http://it.wikipedia.org/wiki/Reggia_di_Caserta (e comunque anche al link ministeriale http://www.reggiadicaserta.beniculturali.it/).
Scrivo della bellissima Reggia di Caserta perché ho trovato una notizia desolante in un articolo di Conchita Sannino sul quotidiano la Repubblica del 4 giugno 2013, dedicato al degrado in cui sta versando sempre di più l'intero complesso storico. Quali sono i sintomi di questo degrado? I frammenti di cornicioni che continuano a staccarsi; il taglio ai fondi per il mantenimento della Reggia (non ci sono quasi i soldi per pagare le bollette dell'illuminazione!!); i 23 pusher arrestati pochi giorni fa nel parco per spaccio di droga; i tuffi degli imbecilli nelle bellissime e super-vincolate fontane del parco, complice uno scarso sistema di sorveglianza; l'ingresso clandestino degli ambulanti nel parco (che pagano un abbonamento annuale di soli 10 euro!!!); il mancato evento internazionale lo scorso autunno dei ministri europei del settore aerospaziale per le facciate pericolanti; la mancanza di indicazioni, cestini e bagni; la mancanza di vigili urbani per i controlli (il Comune ha chiesto l'esercito!!!); i grafiti e le scritte degli incivili sulle pareti; le erbacce che crescono indisturbate un po' ovunque; lo scarica barile delle competenze tra i vari Enti. Tutto questo, unito alla crisi economica in atto, sta riducendo il numero di visitatori e, di conseguenza, gli introiti: si tratta del 6° museo più visitato d'Italia, e nel 2012 è stato visitato da 581.000 visitatori, ben 25.000 in meno rispetto al 2011!!!
Abbiamo un patrimonio storico – artistico – culturale in Italia che ci invidia tutto il mondo e che, gestito in maniera intelligente, frutterebbe una montagna di soldi. E invece lo Stato che fa? Taglia i fondi! Nel caso della Reggia di Caserta, lo Stato le assegnava per il “normale funzionamento” 900 milioni di lire (circa 465.000 euro) nel 2000, mentre oggi ne dà appena 40.000 euro, dieci volte in meno!!!! Però si spendono decine di miliardi (miliardi!) di euro per gli F-35, per l'esercito e altre spese militari, 2 miliardi di euro in quasi 20 anni per il finanziamento ai partiti, spese pubbliche folli.
Si continua a parlare di semi-presidenzialismo in questi giorni come la soluzione di tutti i mali: ma abbiamo una Costituzione (bellissima, tra l'altro: http://www.governo.it/Governo/Costituzione/principi.html) che basterebbe rispettare ed applicare. L'art. 9 recita: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione". E invece il nostro patrimonio artistico va in rovina: complimenti allo Stato!
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