venerdì 13 settembre 2013
E' ormai nota la lettera pubblicata in questi giorni sul quotidiano la Repubblica con la quale Papa Francesco risponde al fondatore del quotidiano Eugenio Scalfari che in alcuni suoi editoriali domenicali aveva sollevato la questione della fede. Ebbene, voglio pubblicare integralmente la lettera che lo stesso quotidiano ha pubblicato ieri scritta da Umberto Veronesi sul tema, che condiviso pienamente.
"Da non credente e appassionato di storia delle religioni la lettera del Papa mi ha colpito: non mi aspettavo un testo così dettagliato, accurato e che si offre al dibattito pubblico, attraverso Repubblica. Al centro di questo dibattito c'è Gesù, una figura critica nel confronto tra laici e credenti per la necessità di scindere il Gesù storico dal Gesù cherigmatico. Noi laici siamo ammirati dall'insegnamento umano di Gesù, e gli siamo vicini perché crea un terreno favorevole ad un'etica condivisibile, basata sull'amore, la solidarietà e la pace. Non possiamo tuttavia accettare la sua dimensione divina, che per la fede è quella che più conta. Anche di fronte ad un nodo così complesso, Bergoglio non si è arroccato nella rigidità fideistica. E questa è la seconda ragione del mio stupore. Non mi aspettavo una ricerca del dialogo così diretta ed aperta. Il dialogo è la via di uscita dai fondamentalismi religiosi che sono all'origine di molta conflittualità mondiale, la risposta del Papa mi ha dato anche una concreta speranza di un'evoluzione verso la tolleranza e l'illuminata coesistenza".
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