mercoledì 27 dicembre 2006

DOSSIER APAT sull'ambiente italiano

E' stato redatto l'Annuario 2006 (giunto alla 5° edizione) dei dati abientali italiani realizzato dall'APAT in collaborazione con il Sistema delle Agenzie Ambientali e presentato a Roma alla presenza del Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e del Commissario Straordinario dell'APAT Giancarlo Viglione. In tutto si tratta di 150.000 dati relativi a 250 indicatori e suddivisi in 4 sezioni, 19 capitoli, 10 aree tematiche, 5 settori produttivi, 400 tabelle e 390 figure. Ecco i risultati (non sempre incoraggianti!).
RIFIUTI: i rifiuti urbani sono ammontati a 31.000.000 di tonnellate (+3.7% rispetto al 2003). La raccolta differenziata (7.100.000 tonnellate) ha rappresentato il 22.7% del totale, ancora lontana dagli obbiettivi di legge (doveva essere il 25% entro il 2001 e il 35% entro il 2003): i limiti sono stati rispettati solo al Nord Italia (35.5%), contro appena l'8.1% del Sud!
SMOG: il 58% delle stazioni di monitoraggio di PM10 e il 70% delle zone in cui è stato suddiviso l'intero territorio italiano superano i limiti giornalmente!!
ACQUE: circa il 60% delle acque marine è di qualità elevata, il 30% buona ed il restante 10% tra mediocre e scadente. Le acque interne e pluviali sono di qualità tra sufficiente ed ottima per il 79% (70% per quanto riguarda l'acqua dei laghi).
CLIMA: riscaldamento di 0.96°C tra il 1961 e il 2001 e di 1.58°C tra il 1981 e il 2004! Per dare l'idea, il numero medio di notti definite "tropicali" (ovvero quelle con temperature minime oltre i 20°C) è passato da 24 nel 1961 a 16 nel 1981 (punto di inversione di tendenza) ma a ben 37 nel 2004!!!
FONTI RINNOVABILI: rappresentano l'8.4% (nel 2004) rispetto al totale dell'offerta interna lorda, ma comunque in continuo aumento (+71.2% dal 1991 al 2004). L'energia ricavata dal vento è aumentata da 26 a 406 ktep dal 1997 al 2003, quella dai rifiuti da 144 a 1305 ktep e quella da biomasse da 2171 a 3915 ktep.
DISSESTO IDROGEOLOGICO: negli ultimi 20 anni si è registrata una diminuzione del numero di vittime e di danni. Questi sono ammontati a 4 miliardi di euro nel periodo 2001-2005. Fino ad ottobre 2006 erano state censite 460.000 frane riguardanti una superficie di 20.000 kmq (il 6.5% del territorio nazionale).
PARCHI: il 9.7% del territorio nazionale è ricoperto da aree terrestre protette e il 30% delle acque costiere è ricoperto da aree marine protette. Oltre l'11% del territorio italiano è divenuto ZPS (Zona di Protezione Speciale) e quasi il 15% è divenuto SIC (Siti di Importanza Comunitaria).
Possiamo dunque dedurre che ci sono stati miglioramenti (anche notevoli) soprattutto per quanto riguarda le fonti di energia rivvovabile e le aree protette. Un leggero miglioramento anche per quanto riguarda il dissesto idrogeologico e la qualità delle acque. Resta da migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti. Resta purtroppo il problema della qualità dell'aria (ormai scadente in molte città italiane) e dell'aumento termico irrefrenabile....
Fonte http://www.meteolive.it

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