martedì 29 maggio 2007
La regione Toscana si sta rivelando in prima linea per quanto riguarda l'impiego di fonti rinnovabili per la produzione di energia, in particolare per l'eolico e le biomasse. Per quanto riguarda l'eolico, già due paesi in provincia di Pisa si sono espressi in maniera schiacciante (tramite referendum) a favore delle pale eoliche: nel paese di Monteverdi addirittura l'89% dei votanti ha detto di sì all'eolico!!! Finalmente! Per quanto riguarda le biomasse, la Toscana possiede 1.000.000 di ettari di boschi e 200.000 ettari di terreni destinati a vigneti, oliveti e frutteti: con i residui dei tagli e delle potature si potrebbe riscaldare il 15% della case toscane! Proprio in questi prossimi 10 anni 400.000 toscani abiteranno in case riscaldate con energia proveniente da biomasse. A Siena invece verranno presto messi in circolazione i primi autobus a girasole, riducendo del 40% rispetto al gasolio le emissioni di ossido di carbonio: per questo, 150 ettari di terreno saranno coltivati a girasole con interessamento di 5 aziende. Buone notizie arrivano comunque anche da alcune città del Nord Italia, in particolare per quanto riguarda il teleriscaldamento: si tratta di un sistema di impianti di produzione di calore che distribuiscono acqua calda agli edifici della città già allacciati per uso riscaldamento ed acqua igienico-sanitaria (tali impianti non necessitano di caldaie a combustibile, come gasolio o gas metano, ma di semplici processi naturali senza emissioni di gas serra). A Milano, l'impianto Aem produce calore riutilizzando il vapore acqueo prodotto dalla fine del ciclo della produzione di energia nella centrale termoelettrica di Cassano d'Adda: il vapore, tramite uno scambiatore di calore, riscalda l'acqua con la quale viene alimentata la rete di teleriscaldamento per le utenze cittadine: ad oggi, 1.400 appartamenti usufruiscono di tale servizio per una potenza impiegata di 18 megawatt, che saranno però presto estesi a 50 megawatt consentendo un risparmio di 6 milioni di mc di gas metano e una riduzione di 8 tonnellate di ossidi di carbonio e di 12 tonnellate di CO2! A Torino, è stato inaugurato un anno fa l'impianto di cogenerazione da 390 megawatt presso la centrale di Moncalieri che permetterà di estendere la rete di teleriscaldamento nel capoluogo piemontese dal 28% al 40% della città: l'avvio dell'impianto ha fatto diminuire del 76% la produzione di polveri sottili nelle zone della città servite dal teleriscaldamento! Anche Genova si è munita di una centrale per il teleriscaldamento: si tratta di quella di Sampierdarena che serve tre quartieri nella zona ovest della città. Insomma, una serie di esempi positivi per la lotta all'inquinamento atmosferico e la salvaguardia del nostro ambiente: esempi che, speriamo, siano presto perseguiti da moltre altre zone/città italiane. Il cambiamento climatico è ormai una realtà: la sua accelerazione repentina è senza ombra di dubbio favorita dalle attività umane, dunque se non vogliamo che l'atmosfera si rivolga contro di noi facciamo qualcosa per invertire la rotta...
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