martedì 24 luglio 2007

Biocarburanti? Aumenta il costo della pasta...

Si parla tanto di biocarburanti per la lotta contro l'emissione di gas-serra e molti paesi stanno puntando su questi proprio per affrontare il problema. Purtroppo non si intravedono molti aspetti positivi in questi biocarburanti: intanto (e qui ha ragione Fidel Castro...) serviranno sempre più terre coltivabili per fornire la materia prima (canna da zucchero, mais, soia, ecc...) che andranno a discapito di altre colture che invece scarseggeranno (e se già ora milioni di persone muoiono nel mondo per fame, figuriamoci dopo....). L'altro problema si sta verificando in questi ultimi mesi proprio in coincidenza della diffusione dei biocarburanti, ovvero l'aumento sensibile dei prezzi di alcuni prodotti come la pasta! Partendo dal presupposto che l'Unione Europea vuole sostituire entro il 2020 il 10% degli attuali benzina e petrolio con biocarburanti (e che gli USA vogliono produrre 35 miliardi di galloni di etanolo l'anno entro il 2017 aumentando la produzione di mais di ben 6 volte...), ciò richiederà sempre maggiori quantità di etanolo (indispensabile per la produzione dei carburanti "verdi"): la materia prima per produrre etanolo in Europa è il mais e per far fronte alle richieste gli agricoltori italiani ed europei stanno sostituendo molte coltivazioni proprio con il mais. Di conseguenza tende ad aumentare il prezzo di questi prodotti sostituiti (le cui quantità cominciano a diminuire), tra cui spicca quello del grano: lo scorso 3 aprile un bushel di grano (unità di misura pari a circa 27 kg adottata al mercato di Chicago) veniva quotato 3,64 dollari mentre il 17 luglio costava già 5,36 (dopo aver toccato un picco di 5,64 il 14 giugno), un aumento di quasi il 50%!!! Quello del grano sta diventando un problema mondiale: la Siria ha bloccato le sue esportazioni, il Canada non ne venderà fino a novembre per paura di rimanerne senza e pure l'Australia ha ridotto le forniture. Lo stesso prezzo del mais sta aumentando in quanto una gran parte del mais prodotto non viene più indirizzata a scopi alimentari ma per i biocarburanti, e di conseguenza aumenatano i prezzi di tutti quei prodotti (e sono tanti!) che contengono mais: dal Gatorade agli hamburger, ai dentifrici, pannolini, sacchi per la spazzatura, fiammiferi, batterie, copertine di riviste, ecc..., tutti prodotti che nella loro produzione richiedono mais (su 45.000 prodotti reperibili su un supermercato americano ben 1/4 contiene mais!!!). Per fare un esempio, in America è aumentato del 70% il cartone di pop-corn al cinema mentre un litro di latte costa ormai come un litro di benzina! In Italia è toccato soprattutto alla pasta: è aumentato del 20% il costo delle uova, del 50% quello del burro e del 20-40% quello delle carni, mentre la De Cecco ha già ritoccato il costo della pasta del 10% (la Barilla lo farà presto...). Questo comporterà che il mais aumenterà il suo costo del 20%, la soia e il girasole del 26%, il grano dell'11% e la manioca del 33%: significa che la lotta contro la fame nel mondo non solo non sarà combattuta ma, anzi, si aggraverà ancor di più e, se le prospettive erano quelle di far scendere a 600 milioni nel 2025 le persone che muoiono di fame, ora invece la previsione è che tale cifra sarà almeno del doppio (infatti, per rendere l'idea, per riempire il serbatoio di un fuoristrada solo di etanolo servono 200 kg di mais, pari al fabbisogno in calorie di una persona per un intero anno!). Purtroppo ci sono sempre scelte politiche molto criticabili dietro a tutto ciò: puntare esclusivamente sul biocarburante è una follia (per produrre quei 35 miliardi di galloni di etanolo l'anno bisognerebbe coltivare esclusivamente a mais 1/4 del terriorio USA!), bisognerebbe per ora puntare su una miscela mista di combustibile fossile con biocarburante, cercando di limitare quindi l'uso di benzina o gasolio, e nel frattempo concentrare gli sforzi su come poter ottenere etanolo o biodiesel non solo dalla pannocchia di mais ma da tutte le parti della pianta. Questo potrebbe risolvere molti problemi: tecnicamente è già possibile, ma è ancora troppo costoso...

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