lunedì 24 settembre 2007

Città: se l'uomo d'un tratto scomparisse...

Se il genere umano sparisse di colpo, che cosa resterebbe sulla Terra di tutto ciò che abbiamo costruito? E' una domanda senza ombra di dubbio curiosa, alla quale però ha cercato di dare una risposta un giornalista e saggista americano, Alan Weisman, il quale assieme a scienziati ed ingegneri ha raccolto una gran quantità di dati arrivando ad una cronologia di avvenimenti che è raccolta nel libro "The world without us" (il libro uscirà in italiano all'inizio del 2008 edito da Einaudi). Nel racconto si prende ad esempio la megalopoli per eccellenza, New York. Ecco cosa accadrebbe se l'uomo scomparisse di colpo:
1) dopo 2 giorni senza manutenzione la metrò della città verrebbe del tutto sommersa dall'acqua;
2) dopo 7 giorni cesserebbero di funzionare (incendiandosi o fondendo) le centrali elettriche e nucleari;
3) dopo 2-4 anni le strade verrebbero invase da erbacce e piante infestanti: le radici comincerebbero pian piano a sollevare i marciapiedi e a distruggere le fognature;
4) dopo 5 anni le case comincerebbero a deteriorarsi e successivamente a crollare: le fiamme, scatenate dai fulmini che colpiscono i rami secchi degli alberi, brucerebbero però interi quartieri;
5) dopo 300 anni i ponti crollerebbero: solo quelli ad arco (che reggono le linee ferroviarie) potrebbero durare ancora per alcuni secoli;
6) dopo 500 anni la città sarebbe come una foresta, coperta di piante e colonizzata da volpi e animali rapaci (i ratti, invece, morirebbero di fame senza la nostra spazzatura);
7) solo dopo 100.000 anni la qualità dell'aria ritornerebbe ai livelli pre-industriali;
8) dopo 10.000.000 di anni non ci sarebbe più traccia dell'uomo: forse la testa della Statua della Libertà continuerebbe a mantenere la sua forma immersa sui fondali dell'oceano...
Fantascienza...?

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