La fine dei metalli...
- rame (utilizzato per cavi elettrici, monete e sculture) 38-61
- oro (gioielli e protesi dentarie) 36-45
- indio (elettronica e schermi Lcd) 4-13
- piombo (tubazioni e batterie) 8-42
- nichel (batterie, pale per turbine e bigiotteria) 57-90
- platino (gioielli, marmitte catalittiche e celle a combustibile) 42-360
- argento (gioielli, catalizzatori e specchi) 9-29
- tantalio (lenti per fotocamere e ferri chirurgici) 20-116
- stagno (lattine, saldature e carta stagnola) 17-40
- uranio (armi e centrali nucleari) 19-59
- zinco (galvanizzazione dell'acciaio e integratori alimentari) 34-46
- alluminio (mezzi di trasporto, linee elettriche ed elettrodomestici) 510-1027
- antimonio (farmaci, fiammiferi e sostanze ignifughe) 13-30
- cromo (smalti, vernici e cromature) 40-143.
Se escludiamo l'alluminio, per il quale (per il momento...) non ci sono problemi, gli altri metalli esaminati sono in serio pericolo di estinzione con forti ripercussioni sulla vita dell'uomo. L'indio, fortemente utilizzato nell'industria elettronica, ha ora un prezzo che è passato da 60 dollari al kg del gennaio 2003 a ben 1.000 dollari al kg dell'agosto 2006, stante il suo rapido esaurimento!!! Per quanto riguarda il platino, non preoccupa tanto l'industria dei gioielli quanto invece l'ecologia dei trasporti: il platino è infatti usato (seppure in piccole quantità) nelle marmitte catalittiche delle automobili per ridurre le emissioni delle sostanze inquinanti (ogni anno tonnellate di questo metallo si volatilizzano nell'aria tanto che alcuni ricercatori all'Università di Birmingham stanno studiando un modo per estrarlo dalla polvere delle strade!!). Una considerazione sull'uranio: si vuole tanto puntare sul nucleare come fonte di energia futura ma, già con l'impiego attuale, tra 60 non ce ne sarà più!!! E il rame? Il suo prezzo sul mercato è triplicato negli ultimi 2 anni arrivando a costare 9.000 euro a tonnellata! Tre sono le soluzioni proposte per far fronte alla possibile carenza dei metalli:
1) si potrebbero utilizzare altre sostanze, ad esempio la plastica al posto del rame nelle tubature dell'acqua, oppure utilizzare più ferro che è molto più abbondante in natura;
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