venerdì 2 novembre 2007

Iraq: diga di Mosul a rischio crollo!

Si tratta di una grande diga che si trova nei pressi della città di Mosul, città di 1,7 milioni di abitanti nel nord dell'Iraq: inizialmente denominata "Diga Saddam"... ed ora conosciuta come "Diga di Mosul", è lunga 3 km (è la più grande del paese) ed è stata costruita nel 1984 su un letto di roccia idrosolubile composta di marne, gesso solubile, anidrite e calcare carsico, che sotto l'azione erosiva dell'acqua sta continuando a dissolversi minando così le fondazioni (e la stabilità) della diga stessa. Da qui nasce la preoccupazione di un cedimento della diga che avrebbe conseguenze catastrofiche: causerebbe un'onda gigantesca alta quasi 18 metri uccidendo fino a 500.000 persone nella valle del fiume Tigri, arrivando fino a Baghdad! Secondo un rapporto del US Army Corps of Engineers (ovvero il Genio Militare dell'esercito USA) in termini di potenziale di erosione interna delle fondazioni la diga di Mosul è la più pericolosa al mondo! La notizia, in un primo momento tenuta segreta, è stata comunicata lo scorso 8 agosto da un operatore umanitario (che svolge la sua attività sul posto) al giornale americano Independent, confermando gli sforzi (in atto da tempo per salvare la diga) degli ingegneri americani ed iracheni. L'articolo del giornale è stato confermato ieri 1° novembre con la pubblicazione di un rapporto dell'Ispettore Speciale USA per la ricostruzione dell'Iraq, dicendo che le fondazioni della diga potrebbero cedere in qualsiasi momento. I difetti della diga divennero evidenti fin dall'epoca della sua costruzione e per i primi anni si cercò di consolidare le fondazioni iniettando cemento liquido: dal maggio di quest'anno il livello dell'acqua nel reservoir dietro la diga è stato abbassato su consiglio di un comitato internazionale di esperti nominato dal Ministero delle Risorse Idriche iracheno (e che ora è responsabile del progetto). Mi inquieta un fatto però: il rapporto dell'Ispettore Speciale USA riporta il livello di allarme lanciato dal "Corps of Engineers" americano il quale (quest'ultimo) ha dato istruzioni affinchè le attrezzature militari americane sul fondovalle del Tigri vengano spostate in una posizione più elevata e dunque al sicuro. La domanda mi sorge spontanea: e la popolazione locale?

Nessun commento: