domenica 25 novembre 2007

TRASPORTI: a proposito di infrastrutture mancanti...

In più di qualche mio posto ho parlato del trasporto italiano (privato e commerciale) quasi esclusivamente concentrato su strada e che, nonostante si voglia combattere le emissioni di CO2, si continuino a dare contributi per la realizzazione di ulteriori strade ed autostrade e non alle forme di trasporto "alternative" e "pulite" come porti e linee ferroviarie. A tal proposito ho trovato sul settimanale "Il Mondo" di questa settiamana una lettera, pubblicata sullo spozio dei lettori, sottoscritta da Mino Giachino e Giuseppe Smeriglio in qualità rispettivamente di Segretario e Presidente dell'associazione TRASPORTOAMICO: vi riporto integralmente la lettera (che condivido al 100%) che fotografa perfettamente la grave situazione italiana. La lettera è intitolata "Scarsa attenzione a trasporti logistica" e riporta quanto segue: "Giornali e media dedicano poco spazio ai trasporti e alla logistica, considerati invece in Europa e nel resto dle mondo uno dei cinque argomeni chiave dello sviluppo economico. Eppure i trasporti e la logistica nel nostro Paese valgono il 14% del P.i.l. (più del doppio della metalmeccanica) e rappresentano il 20% del costo di produzione dei nostri prodotti. Trasporti e logistica occupano un milione di lavoratori. A causa dei gravi ritardi nella costrzuione di nuove infrastrutture, da noi i trasporti costano il 25% in più della media europea. E' stato calcolato che i maggiori costi valgano almeno un punto di P.i.l. all'anno. Senza le infrastrutture di trasporto, dai porti alle nuove reti ferroviarie (Tav, Terzo valico, Brennero), il nostro Paese non intercetterà lo sviluppo economico che, dopo la delocalizzazione di gran parte del manufatturiero, arriverà in gran parte dalla gestione e dalla manipolazione delle merci provenienti dall'Estremo Oriente attraverso Suez a un ritmo di crescita del 15% annuo". Ed io aggiungo che puntare su porti e reti ferroviarie avrebbe il grande merito di liberare strade ed autostrade italiane dal trasporto pesante (migliaia e migliaia di camion), con un miglioramento sensibile della qualità dell'aria ed un contibuto non da poco al taglio delle emissioni di Co2 tanto responsabili dell'effetto serra. Per ulteriori informazioni http://www.trasportoamico.it

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