lunedì 19 novembre 2007

Verona: ecco il "TRAFORO DELLE TORRICELLE"...

Verona è ormai una delle città più inquinate d'Italia per quanto riguarda le famigerate PM10, ovvero quelle polveri sottilissime provenienti soprattutto dai gas di scarico delle automobili che, proprio perchè sottilissime, rimangono sospese a lungo nell'aria e, respirate, causano gravi problemi alla salute umana (soprattutto alle vie respiratorie): anzi, negli ultimi anni la città veneta è stata al 1° posto in Italia per superamento del numero massimo di giorni consentiti per superare il limite di PM10 imposto dalla legge (il limite è di 35 giornate all'anno che però molto spesso diventano anche oltre 200!!). Certo, la posizione geografica è a suo sfavore: le montagne che si trovano alle sue spalle (verso nord) impediscono un ricambio d'aria la quale, dunque, ristagna sul posto. Il problema del traffico è quello pincipale per Verona: una città soffocata dalle auto ogni giorno, festivo o feriale che sia, in quanto composta da una rete viabile che porta dritta in centro il quale poi non offre posti di parcheggio. Ed ecco che ora (ma se ne parla da moltissimi anni) arriva il progetto "TRAFORO DELLE TORRICELLE", che negli anni ha creato polemiche a non finire tra la popolazione, ambientalisti e politici, progetto più volte presentato e poi rifatto. Ora l'attuale amministrazione del sindaco Tosi (Lega Nord) ha presentato il nuovo progetto con una variante (lo vedete nella foto): il traforo dovrebbe ora partire da Poiano e misurerà 2,3 km, poi dovrebbe proseguire per altri 9 km verso Verona nord fino a Parona, collegandosi con la strada di gronda (è previsto un nuovo ponte sul fiume Adige, vari svincoli nonchè un tratto in trincea coperta). Costo totale dell'opera previsto tra 260 e 280 milioni di euro, anche se manca ancora un piano finanziario perchè manca la disponibilità finanziaria delle due autostrade interessate al progetto, ovvero la A4 Milano-Venezia e la A22 Modena-Brennero. Qui scattano le polemiche da parte degli ambientalisti come Amici della Bicicletta, Italia Nostra, Legambiente e WWF, le cui perplessità le condivido pienamente: purtroppo dobbiamo ammettere, senza sforzare troppo il cervello, che l'opera risolverà in parte i problemi viabilistici di Verona nord e non del resto della città. Perchè il problema principale di Verona non è l'arrivarci in città (le vie di comunicazione ci sono), ma piuttosto dove poter parcheggiare l'auto in città! Essendo io stesso veronese (della provincia) e pur non avendo seguito a fondo la vicenda, mi sento ragionevolmente di dire che il nuovo tracciato non farà altro che incrementare il traffico delle zone che circondano Verona, aggravando ulteriormente la qualità dell'aria. Mi chiedo: ma quei 260-280 milioni di euro non potevano essere investiti (e forse si risparmiava anche!) in misure antitraffico e potenziando i mezzi pubblici? Pensate quante stazioni d'arrivo e nuovi tram si sarebbero potuti creare appena fuori dal centro di Verona che avrebbero poi portato molti automobilisti fino al centro i quali, a loro volta, potrebbero lasciare le proprie auto nei nuovi parcheggi che verrebbero creati. Si tratterebbe di una rete di trasporto attiva dalla periferia verso il centro della città, liberando le strade dal traffico. Pensate quante piste ciclabili si sarebbero potute creare, importando anche a Verona il sistema del "bike sharing" (si affittano le bici in un punto della città lasciandole poi in un altro), oppure nuove tramvie, bus a metano, ecc... Si tratta di idee di facile realizzazione (o comunque più facile della realizzazione del traforo!), che avrebbero solo effetti positivi sulla città: centro con auto solo per i residenti, miglioramento della qualità dell'aria anche in periferia, sacrificare qualche grande costruzione per ampi parcheggi, insomma ce ne sarebbero delle idee costruttive! Lo si fa ormai in quasi tutta Europa: Londra, Madrid, Parigi, Vienna, Monaco e Stoccolma, ad esempio, hanno soddisfatto il 67% della domanda di mobilità con il trasporto pubblico, rimediando così al traffico e alla qualità dell'aria. Perchè questo in Italia non si riesce a fare? Meglio devastare il nostro territorio con ulteriori nuove strade (come se non ce ne fossero già a sufficienza), così di macchine a Verona ne arriveranno ancora di più... Non si tratta quindi di un problema estetico, ma di un problema FUNZIONALE che solo gli occhi di alcuni non vogliono vedere...