domenica 16 dicembre 2007

Energia eolica: al vento non manca il fiato...

Scusate la battuta (che non è mia ma l'ho trovata sull'inserto di un quotidiano) ma fotografa perfettamente il quadro dell'energia eolica (http://www.energia-eolica.it). Abbiamo un gran bisogno di energie rinnovabili, un pò perchè quelle da combustibili fossili si esauriranno, un pò (e soprattutto) perchè si tratta di energie pulite che riescono a dare un contributo notevole alla lotta contro le emissioni di CO2 e di conseguenza per frenare il cambiamento climatico in corso. Diciamo pure che sole e vento sono inesauribili: ci sono sul nostro pianeta da miliardi di anni e ci saranno ancora per altrettanti! Sembra tuttavia che qualcosa (o qualcuno...) remi contro l'eolico: ricordiamo che è l'energia rinnovabile più economica, la più avanzata dal punto di vista tecnologico e quella che presenta le maggiori possibilità di sviluppo. A livello mondiale il mercato dell'eolico si sta espandendo: se nel 1995 la potenza complessiva installata era di 4.800 megawatt, oggi è passata ad oltre 70.000 (nel solo 2006 la potenza delle centrali eoliche è aumentata del 26%). Ci sono zone europee dove l'eolico è già una realtà consolidata: pensate che in Danimarca oltre il 20% del fabbisogno elettrico è coperto dall'eolico (pensando di arrivare al 35% entro il 2030), la Spagna è all'8% (con intenzione di arrivare al 16% entro il 2010) e la Germania è al 6.5% (qui vi sono oggi in funzione 19.000 centrali eoliche per oltre 21.000 megawatt di potenza). Negli ultimi anni si sta diffondendo il principio per cui le centrali eoliche si potranno installare anche in mare dove i venti soffiano più forti e il rendimento sarebbe superiore del 40% di quelle a terra. Già sono stati realizzati alcuni grandi impianti eolici offshore (Danimarca, Mar Baltico, baia di Liverpool). Per aumentare invece la resa delle centrali eoliche a terra si sta ricorrendo al "repowering", ovvero alla sostituzione dei vecchi impianti di prima generazione con nuove macchine più potenti (sta già succedendo nel nord della Germania): si è scoperto che con la metà degli impianti esistenti ed il doppio della potenza si ottiene un rendimento addirittura triplo! Qui in Italia per l'eolico siamo ancora molto indietro: certo, non tutto il territorio italiano è spazzato da venti sostenuti, ma ci sono zone come le Alpi, le isole maggiori ed in genere il Tirreno dove il vento soffia con costanza ed intensità per buona parte dell'anno. Allora perchè non sfruttarlo? Qui entramo in discorso complicato che coinvolge le associazioni ambientaliste. Ad ogni progetto di impianto eolico scoppia infatti una polemica sulle pale che genererebbero un impatto ambientale grave, che sarebbero un pericolo per alcuni uccelli e che causerebbero rumore. Da buon ambientalista quale sono, non posso associarmi a queste polemiche perchè le trovo fuori posto: premesso che a me personalmente queste pale eoliche piacciono perchè le trovo in un certo senso "affascinanti" in quanto mi danno l'idea di un ambiente pulito e tranquillo, però anche considerandole un affronto all'occhio umano non si può remarne contro visto che allora dovremmo innestare una polemica ogni qualvolta viene piantato un traliccio Enel (e non ditemi che è bello da vedere!) o un semplice palone dell'energia elettrica o del telefono o le antenne per i cellulari o ancora le centrali a carbone! Scusatemi ma proprio non riesco a capire: come si fa a respingere un impianto eolico per queste motivazioni? Io sono il primo a dire che dovrà essere preservato l'ambiente che ci circonda (ci sono le apposite V.I.A., valutazioni di impatto ambientale) e che tali impiant dovranno essere realizzati lontani dai centri abitati, ma da qui ad esserne contro sempre e comunque mi sembra esagerato visto quanto è grave il problema delle emissioni di gas serra e della lotta al cambiamento climatico. Se poi consideriamo che in ogni Finanziaria (indipendentemente che al governo ci sia una coalizione di centro-destra o di centro-sinistra) vengono previsti stanziamenti solo per strade ed autostrade, beh allora abbiamo capito tutto... Ma allora, faccamo tutti un passo indietro e collaboriamo insieme, no?

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono perfettamente d'accordo. ne avevo scritto qui:
http://www.bloggers.it/supramonte/index.cfm?blogaction=permalink&id=7174D4D6-0DE9-3438-E3A944A3A915B7C0

di certo l'italia non è la location ideale per l'eolico (per via dei venti costanti solo in alcune zone - isole e adriatico più che tirreno direi; ma anche per via dei fondali profondi, ben diversi da quelli del mar del nord!), ma si può decisamente fare di più. l'ostacolo principale, come ahimè in molti campi, è la burocrazia.

supramonte