mercoledì 26 dicembre 2007

Isole italiane: continua lo scempio edilizio!

Il patrimonio delle isole minori italiane ha un valore inestimabile, fatto di coste incontaminate, mari cristallini, paesaggi incantevoli, boschi, macchie mediterranee, tantissime varietà di animali terrestri e marini e di uccelli, molte tracce di storia ed arte, tradizioni locali imperdibili: tutto questo le rendono uniche, dall'arcipelago toscano a quello laziale, dalle isole della costa Campana alle Tremiti, dalle Eolie alle Egadi, da Pantelleria alle Pelagie, dalle tantissime isolette sarde e quelle sparse lungo le migliaia di coste italiane. UN PATRIMONIO UNICO ED INVIDIABILE! Così diverse tra loro ma allo stesso tempo così ricche di storia e natura da non permettere a niente e nessuno di essere distrutte. Attualmente le isole minori italine vivono di turismo, e non potrebbe essere altrimenti visto la loro bellezza: tuttavia in alcune di queste la situazione sta sfuggendo di mano, soprattutto per quanto riguarda l'espansione edilizia. La sempre maggior richiesta turistica ha spinto (e sta spingendo) molte amministrazioni comunali a chiudere non solo un'occhio... ma anche quell'altro, permettendo la distruzione di paesaggi unici per far posto a strade, porti e nuove costruzioni. E dove non ci arrivano i Comuni, ci pensano i privati con le costruzioni abusive... Tutto (come sempre) in nome del Dio DENARO: col tempo il prezzo degli edifici è salito alle stelle in tali isole (anche 4.000-5.000 euro al mq!), spingendo i privati a costruire sempre di più, anche dove non si sarebbe potuto. Intanto loro vendono, poi il condono edilizio sanerà tutto... e tutti saranno felici e contenti. Ma le nostre isole, che fine faranno? Proprio lunedì 24 dicembre 2007 il quotidiano La Repubblica ha dedicato una delle sue numerose inchieste proprio a questo tema intitolandolo "Il paradiso assediato dal cemento", a cura di Giovanni Valentini, relativo all'abusivismo che sta distruggendo l'isola di Procida (posta nel braccio di mare che separa l'isola di Ischia dalla costa campana). Proprio in quest'isola giaccono circa 3.000 istanze di condono edilizio (si va dalle finestre alle sopraelevazioni che hanno rovinate le tipiche cupole isolane a vere e proprie costruzioni): pensate però a quanti soldini incasserà il Comune (si parla di ben 750.000 euro per il solo 2007), e questo succede in buona parte delle altre isole... Per non parlare dei problemi correlati al numero sempre maggiore di ingressi turistici: l'invasione di auto e motorini che ogni anno è permessa nelle varie isole (sembra di essere in città!), alla qualità dell'aria, ai monumenti storici abbandonati, ai supermercati che crescono come funghi, alle montagne di rifiuti fino all'esaurimento delle riserve di acqua potabile!!! Pensate che un gruppo di personaggi famosi (tra cui Renzo Arbore, Margherita Buy, Antonio Lubrano, Lorenza Foschini, Ennio Morricone e Renzo Piano) sono arrivati al punto di lanciare un appello per fermare lo scempio dell'isola di Procida: ma ci devono arrivare i personaggi famosi a fare ciò? Non dovrebbero arrivarci le amministrazioni comunali? Evidentemente no...
Non ultima, arriva la notizia che nell'isola di Lipari (nelle siciliane Eolie) verrà in futuro costruito un megaporto in grado di riparare almeno 400 barche tra cui anche navi da crociera, con la realizzazione di muri alti 4 metri che lo separano dal lungomare con bracci che si allungano per oltre 80 metri, mentre tutt'attorno sorgeranno saune, boutique di alta moda, centri di bellezza per cani di razza, officine meccaniche specializzate nell'assistenza a yacht e panfili, insomma una vera e propria città! Il tutto per una spesa complessiva di almeno 100 milioni di euro: inutile dire che l'amministrazione comunale di Lipari (che in consiglio comunale ha approvato tale progetto) è di centro-destra (il sindaco Mariano Bruno è di Forza Italia)... Uno scempio edilizio che va ad intaccare un altro angolo dalla bellezza incredibile delle isole Eolie: l'unico scopo è quello di incassare DENARO (anche perchè la società "Lipari Porti Spa" che gestirà il porto sarà formata per un 30% dal Comune stesso...). Chiarissimo il messaggio arrivato dall'UNESCO (http://www.unesco.it): siccome le isole Eolie fanno parte del suo patrimonio mondiale, se si dovesse realizzare quel porto le isole saranno estromesse dall'UNESCO con gravissime ripercussioni sul suo turismo.
Nell'uno (Procida) o nell'altro caso (Lipari), e comunque in tutti i casi delle isole minori italiane, prevarrà il buon senso o, ancora una volta, il DENARO? E pensare che sarebbe piuttosto semplice garantire la difesa di tali isole (http://www.isoleitalia.it): ammodernizzare i porti esistenti anzichè costruirne di nuovi e faraonici, mettere un numero chiuso di visitatori all'anno (io per 4 volte ho visitato le Eolie e sono il primo a dire che ci deve essere un numero chiuso), impedire l'accesso alle auto in alcune isole, preservare certi tratti di costa e di paesaggio dall'urbanizzazione selvaggia, respingere (e dunque far demolire) almeno gli abusi edilizi più eclatanti ed in contrasto con la difesa ambientale, insomma ci sarebbero varie vie perseguibili per poter coniugare la difesa di tali isole col sostentamento economico dei suoi abitanti impegnati nel turismo. Invece si tende sempre ad aumentare, aumentare, aumentare ed ancora aumentare il flusso turistico (con tutti gli annessi ed i connessi) finchè le isole scoppieranno una ad una, diventando come delle vere e proprie città. Confido sempre nel BUONSENSO, ma quello che ho io mi dice che sto sbagliando...

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