venerdì 11 aprile 2008

EOLIE: rinvio a giudizio la ditta PUMEX S.p.A.

Un pò di tempo fa pubblicai un post relativo alla devastazione che era in corso nell'isola di Lipari (nelle Eolie) causata dall'attività estrattiva della pietra pomice che stava letteralmente sventrando una montagna (ricordiamo che le Isole Eolie sono inserite nel Patrimomio Mondiale dell'UNESCO). Ma Legambiente diede battaglia.
Ora la situazione ha subito degli sviluppi e vi pubblico integralmente il comunicato stampa di Legambiente di ieri giorvedì 10 aprile 2008:

“L’attività estrattiva ha danneggiato un paesaggio prezioso e unico e ha messo in dubbio la permanenza delle Eolie nella lista dei siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Oggi, dopo le nostre reiterate denunce, arriva anche una conferma dalle indagini della procura di Barcellona: l’operato della Pumex era illegale”. E’ questo il commento del presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, alla notizia del rinvio a giudizio dei vertici della Pumex SpA disposto dalla procura di Barcellona Pozzo di Gotto a conclusione delle indagini preliminari sulle attività estrattive dell’azienda. Gli inquirenti contestano alla Pumex reati sia contro l’ambiente che contro il patrimonio: l’azienda avrebbe infatti proseguito abusivamente la sua attività estrattiva nonostante il blocco decretato dalla Regione Sicilia. Riconosciute come parti danneggiate dall’impresa il Ministero dell’Ambiente, la Regione, l’Unesco, il Comune di Lipari e Legambiente che si costituirà parte civile. “La vicenda della cava - commenta Salvatore Granata, Direttore di Legambiente Sicilia – fa parte di una pessima politica di gestione del territorio che ha visto le forze politiche e imprenditoriali locali opporsi all’istituzione della Riserva Naturale dell’Isola di Lipari e promuovere nuovi insediamenti che rispondono a una logica di speculazione edilizia. Basti pensare alle previsioni di un aeroporto, di sproporzionate strutture portuali e all’ampliamento di alcune strutture alberghiere in zona vincolata dal piano paesistico”.
Sicuramente una buona notizia: ora confidiamo nella giustizia, l'ambiente ha bisogno delle nostre lotte.


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