ARCHEO-CONDONO: la replica dell'on. Carlucci...
Ma ecco che arriva la secca smentita (ma quante smentite arrivano da questo governo?) dell'onorevole Carlucci, che ha inviato al quotidiano una lettera dicendo: "Niente di più falso. I due emendamenti di cui si parla non esistono e ovviamente non sono mai stati presentati. Sfido chiunque a produrre documenti che attestino il contrario. Non c'è traccia di alcuna proposta di modifica in materia, presentata dalla sottoscritta". Dunque, le cose sono due: o l'onorevole ci crede rimbecilliti oppure è semplicemente fusa. Infatti, il sindacato UIL dei Beni Culturali (per il tramite del suo segretario Gianfranco Cerasoli) ha prodotto i documenti che attestano quanto fatto dall'onorevole: i testi dei due emendamenti, contrassegnati dai numeri 2076 e 2077 e presentati prima della scadenza dei termini (avvenuta giovedì 23 ottobre alle ore 12), erano negli uffici della Camera dei Deputati (precisamente nel fascicolo provvisorio di fotocopie allestito dalla segreteria della Commissione Bilancio della Camera), hanno lo stesso titolo (entrambi articolo 2 bis da aggiungere all'articolo 2 della legge finanziaria: "Riemersione di beni culturali in possesso di privati") anche se il primo è articolato in 13 punti e il secondo solo in 9, ed inoltre (cosa importante) in calce a tutti e due si legge la firma autografa di Gabriella Carlucci... Non ho parole di fronte alla faccia tosta! Non si è fatta attendere la risposta di Settis: "E' bello che l'onorevole Carlucci sia così indignata di fronte all'accusa di aver ri-presentato nel 2008 una norma identica a quella da lei stessa presentata nel 2004: vuol dire che ci ha ripensato e che, a differenza di molti, è capace di vergognarsi". Tra l'altro, il ripensamento dell'on. Carlucci è avvenuto prima della mattina del 28 ottobre, quando ormai gli emendamenti erano stati stampati, distribuiti ai deputati e immessi ufficialmente nel sito: quindi ormai la frittata era stata fatta...
Semplicemente inquitante e sorprendente come la classe politica si prenda gioca della gente comune: il problema risale sempre alla cosiddette "liste bloccate", ovvero al fatto che quando si va alle elezioni noi possiamo votare per un partito (o coalizione) senza però poter sciegliere i deputati (che invece sono scelti dai vincitori). Secondo voi, col voto di preferenza (espresso quindi dai cittadini) la Carlucci sarebbe diventata onorevole? Ho qualche dubbio...
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