INVERNO 08-09 e riscaldamento globale…
In particolare, la neve: ne è caduta tantissima sulle nostre montagne, soprattutto sulle Alpi, come non accadeva da decenni. Mediamente ci sono due metri di neve, ma alcune località piemontesi sono letteralmente sommerse da 3-4 metri di neve, come non accadeva dagli anni ’30!!! Una manna per i gestori degli impianti sciistici, che hanno neve assicurata fino a Pasqua (!!), e per i nostri bacini idrici, un po’ meno per coloro che abitano nei paesi di montagna, molti rimasti isolati e senza energia elettrica. Tra l’altro è elevatissimo il rischio valanghe in questi giorni: i vari strati di neve accumulatisi, la neve pesante ed il sensibile rialzo termico previsto adesso possono scatenare una serie di valanghe spaventose (non dimentichiamo una situazione molto simile verificatasi in Austria nel 1998, quando valanghe tremende causarono decine di vittime in pochi giorni).
Cos’ha provocato questo maltempo? Continui scambi meridiani hanno portato masse d’aria molto fredda a scendere in continuazione sul Mediterraneo Occidentale, richiamando sull’Italia correnti sciroccali tiepide e molto umide e dando origine a varie depressioni: la temperatura elevata del nostro Mediterraneo ha fatto poi da carburante a tutto ciò.
Come sempre, basta veramente poco per far cambiare idea alla gente comune, e così è bastata tutta questa neve a far mettere nel cassetto il famoso riscaldamento globale. “E’ nevicato così tanto che non può esserci il riscaldamento globale…”: roba da matti!!!
Chiariamo un po’ di cose:
- in questo mese e mezzo sono arrivati sull’Italia tanta pioggia e tanta neve, ma non è mai arrivato il freddo, quello vero: certo, sulle pianure piemontesi è nevicato a più riprese, ma sul resto della Valpadana il vento di scirocco ha spesso portato le temperature di giorno oltre i 10°C, anche in caso di pioggia, per non parlare del resto d’Italia;
- si dà per inesistente il riscaldamento globale quando si assiste ad una grande nevicata e si dà invece per certo quando c’è una furiosa ondata di caldo: il riscaldamento globale o c’è o non c’è e comunque è ben altro!
- a tal proposito abbiamo parlato di riscaldamento globale per due inverni di seguito, quello del 2006-2007 e quello del 2007-2008, ora invece si è smaterializzato? Credo proprio di no…
Il riscaldamento globale è qualcosa di più complesso: i suoi frutti non sono solo gli estremi termici, anzi questi non sono forse neppure causati dal global warming: gli estremi meteorologici ci sono sempre stati e sempre ci saranno, riscaldamento globale o no. Purtroppo, però, la gente comune si accorge solo di questi: il riscaldamento globale è fatto di temperature che si mantengono costantemente e leggermente sopra la media e che alla resa dei conti ci incidano il costante aumento termico mondiale. Ad esempio, il 2008 secondo i dati CNR_ISAC, si chiude con una temperatura media mondiale superiore di circa 1°C alla media, ponendolo al 7° tra gli anni più caldi dal 1800 ad oggi!!! Riscaldamento globale non significa ondate di caldo tremendo in tutto il pianeta: se fossimo a quel punto, il genere umano non esisterebbe già più!! Sul nostro pianeta c’è sempre un equilibrio termico: a zone con temperature più elevate si contrappongono zone con temperature più basse, purtroppo è questo equilibrio termico che è sempre più a rischio. Il riscaldamento globale lo dobbiamo cercare in quella maggior parte di giornate annue in cui le temperature sono leggermente superiori alla media, delle quali la gente non si accorge mai ma che alla resa dei conti annua ci dice che la temperatura media è stata superiore alla norma. Se questo poi si verifica ogni anno, allora qualcosa significa: non è certo una grande nevicata a dover farci dimenticare il riscaldamento globale, che tra l’altro non si deve limitare a pensare come una semplice sofferenza fisica termica. Il riscaldamento globale ha conseguenze ben più devastanti che una semplice sofferenza fisica…
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