martedì 22 settembre 2009

Come si investe poco (o nulla!) nelle FERROVIE...

Mi permetto di pubblicare integralmente un comunicato stampa di Legambiente Veneto, fatto circolare oggi, che la dice lunga sulla disastrosa situazione degli investimenti in fatto di vie di comunicazione alternative all'auto.

Il Veneto investe solo lo 0,03 % del bilancio per il trasporto ferroviario.
TUTTI GLI INVESTIMENTI PER LA MOBILITA’ A STRADE E AUTOSTRADE
“E’ una buona notizia che Trenitalia investa nel trasporto ferroviario regionale che deve essere assolutamente centrale per rispondere alla grande domanda di mobilità pendolare, e che ad oggi non ha assolutamente servizi all’altezza”. Così Legambiente Veneto commenta l’annuncio fatto nelle settimane scorse dall’Ad Fs Mauro Moretti, degli stanziamenti per l’ammodernamento del trasporto ferroviario regionale. "Aspettiamo però di avere conferma degli impegni di spesa da parte del Governo per i prossimi anni, anche perché fino ad oggi l’attenzione politica e la priorità degli investimenti sono andati esclusivamente alle infrastrutture ignorando la centralità delle aree urbane e i problemi che vivono ogni giorno i pendolari. Ancora più importante poi è che finalmente siano le Regioni ad investire nel trasporto regionale e che facciano di questo la priorità delle politiche dei trasporti. In questi anni infatti sono proprio le Regioni ad aver brillato per assenza di investimenti e attenzioni malgrado da diversi anni abbiano l’esclusiva competenza per il servizio pendolari, gli investimenti e la verifica della qualità dell’offerta”.
Come si vede dal rapporto Pendolaria di Legambiente fino ad oggi le Regioni hanno investito solo poche briciole dei loro bilanci, molte assolutamente niente, nessuna più dello 0,38%.
Gli investimenti che la Regione Veneto fa per i treni pendolari sono lontani da quanto mette in bilancio la Lombardia, la regione che in % al proprio bilancio spende di più per i pendolari, o la Toscana, quella che investe meglio e che è riuscita nel tempo a migliorare il servizio.
Eppure siamo una delle Regioni più inquinate d’Italia, in emergenza PM10 da anni, con una quota di pendolari che usa il treno ferma al 9% inferiore alla media nazionale (14,8%).
Complessivamente nel resto d’Italia non va meglio, essendo le risorse destinate al servizio del tutto insufficienti. A fronte di un aumento crescente della domanda di trasporto pendolare (+ 14,5% tra il 2001 e il 2007 dati Censis) lo Stato nel 2008 riduce le risorse dell’8,5% rispetto al 2007 e non raggiunge neanche la somma di 1.215 milioni di euro che stanziò nel 2000.
Nessuna Regione arriva ad investire l’1% del proprio bilancio per i treni pendolari e anche dove i fondi vengono stanziati il divario con altre voci di spesa, come quella per strade, autostrade e linee ferroviarie ad alta velocità, è abissale. A questo quadro dipinto dalle Regioni si aggiunge quello dello Stato che con l’ultima Finanziaria ha addirittura diminuito i trasferimenti previsti per il servizio ferroviario regionale di ben 438 milioni di euro rispetto all’anno scorso. Un taglio rilevante, che porta i finanziamenti al di sotto di quelli del 2000 e che potrebbe far sparire, secondo Trenitalia, un treno ogni quattro del servizio regionale già dal prossimo Aprile.
“In Veneto – dichiara Michele Bertucco, Presidente di Legambiente Veneto - in questi anni le cose sono peggiorate. Dal 2000 le risorse per il trasporto ferroviario sono aumentate ma con una perdita di potere reale dovuta all'inflazione di circa il 25%. Parallelamente centinaia di milioni di € sono stati spesi per la viabilità (terza corsia, tangenziali, ponti, manutenzioni ecc). Il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR) è in costruzione da 10 anni, ha accumulato 5 anni di ritardo sulla conclusione prevista e non si sa quando partirà. Sul tratto tra Padova-Mestre dove è stato realizzato il quadruplicamento dei binari non si riesce a fare nessun potenziamento ne cadenzamento dei treni per mancanza di convogli. L’ultimo finanziamento regionale per nuovo materiale rotabile è di 6 anni fa mentre dal 2004 ad oggi non è stato messo nulla a bilancio per l’acquisto di nuovi treni se si escludono i 12 milioni per Sistemi Territoriali. Infatti la Regione Veneto consapevole del pesante ritardo accumulato sul materiale rotabile quando mancano pochi mesi dalla possibile conclusione dell’infrastruttura SMFR ha autorizzato Sistemi Territoriali Spa, società strumentale della Regione, ad acquistare 22 nuovi treni e 14 opzionati per il servizio. Rimane alto il rischio che, oltre al ritardo nella conclusione dei cantieri SMFR, sarà un sistema senza nuovi treni per qualche anno".
Nell'appalto del 2005 la Regione anziché potenziare le risorse per migliorare il servizio ha chiesto un aumento dell'offerta dell'11% a risorse invariate. E' stato come spremere un limone secco, costringendo la Ferrovia gia in pessime condizioni finanziarie a tagliare sulle pulizie, sulle manutenzioni, sul personale”. Nell’aprile 2009 la Regione Veneto ha scelto di non bandire una gara europea ma di andare a trattativa con Treitalia per il nuovo contratto di servizio. Mesi e mesi di trattativa segreta non ancora concluse durante le quali i lavoratori, i pendolari, le associazioni ambientaliste e consumeristiche non hanno potuto conoscere nulla del nuovo servizio che si sta definendo.
In Veneto Legambiente chiede alla Regione Veneto e alle Province di passare dalle parole ai fatti:
  • di destinare proporzionalmente le stesse risorse al trasporto ferroviario e collettivo;
  • di uscire da una fase di studi e statistiche e passare alla realizzazione delle proposte emerse, quali l'integrazione tariffaria e dei servizi, la regolarizzazione delle frequenze, la realizzazione di nuove fermate ferroviarie;
  • di firmare un protocollo di intesa pendolari-Regione del Veneto-Ministero dei Trasporti-Vettori di Trasporto per coinvolgere i consumatori-pendolari nella programmazione e quindi nel miglioramento dei servizi di trasporto.
Cari ragazzi, si continua a parlare di diminuire il traffico stradale per ridurre l'inquinamento ma qui nessuno investe sulle vie di comunicazione alternative (come ad esempio le ferrovie). Come sempre, ci prendono per i fondelli...
http://www.legambiente.eu - http://www.legambienteveneto.it

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