martedì 20 ottobre 2009

Il vero LABIRINTO non era a Cnosso, forse...

Partiamo dalla mitologia greca: Minosse, re di Creta, fece costruire un labirinto per racchiudervi al suo interno l’orribile Minotauro (che era nato dall’unione di sua moglie con un toro e che, infatti, è dipinto come un uomo con la testa di un toro). Il labirinto fu progettato e costruito da Dedalo e da suo figlio Icaro i quali, dopo averlo terminato, vi rimasero imprigionati e dovettero fuggirvi volando. Da qui nacque la leggenda del “labirinto”, sempre localizzato a Cnosso (nei pressi di Iraklion, lungo la costa settentrionale dell’isola di Creta).
Ora però una spedizione archeologica anglo-greca ha scoperto qualcosa di nuovo: scavando in un complesso di caverne nella località di Gortyna (32 km a sud-ovest di Cnosso) ha portato alla luce una rete di tunnel, stanze e passaggi sotterranei molto complicati che potrebbero essere identificati come il vero labirinto di Minosse!! Ne danno notizia Nicholas Howart (geografo della Oxford University) e il quotidiano La Repubblica di sabato 17 ottobre 2009, tramite il corrispondente Enrico Franceschini.
In realtà, le caverne di Gortyna erano note da secoli (si tratta di ben 4 km di tunnel sotterranei) e sono state nel tempo meta di visitatori per poter essere esplorate: si trattava senza ombra di dubbio di un’opera umana, considerate anche le numerose stanze che puntellano questi tunnel. Tuttavia, tra il 1900 ed il 1935 un ricco archeologo inglese, sir Arthur Evans, fece eseguire una grandiosa ricerca a Cnosso, annunciando poi a tutto il mondo di aver scoperto il mitico labirinto di Minosse, che sarebbe diventato in seguito metà del turismo di massa (600.000 visitatori all’anno!!). In realtà, come afferma lo stesso professor Nicholas Howart tutte queste persone potrebbero aver visitato il “falso” labirinto.
Tuttavia ci sono anche altre ipotesi: alcuni studiosi sono ad esempio convinti che il vero labirinto si trovi addirittura a Skotino, 20 km ad est di Cnosso, dove è stata scoperta un’altra serie di caverne collegate tra loro.
Certo, la comunità scientifica è divisa tra sostenitori e contrari alla nuova scoperta. Chi è propenso a pensare che il labirinto sia a Cnosso, chi a Gortyna, chi addirittura ne mette in dubbio l’esistenza. Come afferma infatti Emanuele Greco, ordinario di archeologia classica all’Università L’Orientale di Napoli e direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene, non bisogna dimenticarsi che la storia del labirinto è in realtà un mito ed è quindi sbagliato cercare la sua corrispondenza con la realtà. Lo stesso Greco afferma: “La ricerca archeologica si misura sulla serietà delle domande e non dalle risposte che dà. Fare un’ipotesi alternativa sulla sede del Labirinto del Minotauro rispetto al sito che fu scavato da Arthur Evans significa inseguire uno scoop. E probabilmente poter ottenere finanziamenti per gli scavi”.
Insomma, il rebus del labirinto continua…

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