ROMA: grandi scoperte archeologiche dell'era imperiale!
Coenatio Rotunda nella Domus Aurea di Nerone. Ancora più sensazionale questa scoperta: durante alcuni lavori di rafforzamento di un muro, gli archeologi hanno scoperto sotto il Palatino il celeberrimo “salotto girevole” di Nerone! Si trattava di una stanza rotante, che girava giorno e notte imitando il movimento della Terra, che regalava un panorama mozzafiato su tutta la città. Ciò conferma quanto sosteneva Svetonio, il quale descriveva la struttura affermando che il soffitto della stanza era fatto di tavolette d’avorio mobili, percorse da tubazioni, per poter lanciare sui commensali fiori o profumi. Incredibile! La struttura ha un’altezza di 12 metri (su due piani da 6 metri ciascuno), con un perimetro esterno di ben 16 metri e muri dello spessore addirittura di 210 cm: il cilindro centrale ha un diametro di 4 metri (vedi immagine). Non si è ancora scoperto come faceva a ruotare la struttura: si pensa che potesse girare come un mulino azionato e spinto dall’acqua, oppure che fosse spinta da animali. Non si ha ancora la certezza comunque che si tratti del salotto girevole di Nerone, tuttavia le prove a carico sono molte: l’edificio è infatti in asse con gli altri ambienti della Domus Aurea. C’è ancora da scavare per portare alla luce tutta la struttura, ma il commissario per l’archeologia di Roma, Roberto Cecchi, ha già messo subito a disposizione 200 mila euro.
Magica Roma! Tutto questo grazie al sapiente lavoro degli archeologi che non solo col loro lavoro riportano alla luce tracce della millenaria storia del nostro paese ma rappresentano anche una delle più importanti scuole al mondo di archeologia. Col rischio, però, costante del taglio ai loro fondi da parte della Finanziaria… In questi giorni ricorre il 110° compleanno della Scuola Archeologica Italiana di Atene che coordina gli scavi nel territorio greco, in particolare a Creta dove ha riportato alla luce in questi anni un palazzo risalente al Protopalaziale (1900-1700 a.C.), il famoso Disco di Festo (dalla scrittura indecifrabile e misteriosa), stanze reali, botteghe di artigiani, magazzini, tutti risalenti all’epoca minoica (a proposito, tale Scuola è stata profondamente criticata dal quotidiano La Padania il quale afferma che si dovrebbe studiare solo la storia dei Celti…! Senza vergogna!). Ricordiamo che in tale Scuola vengono formati ragazzi all’archeologia, sul modello del campus: purtroppo le sempre più scarse risorse fornite dallo Stato italiano stanno portando al serio pericolo di chiusura della Scuola, con una perdita gravissima in fatto di storia ed archeologia. Salvo (ormai, solo) finanziamenti privati…
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