martedì 6 ottobre 2009

TRAGEDIA DI MESSINA: la colpa è SOLO dello Stato!

Abbiamo visto tutti in questi giorni le orrende immagini della distruzione che ha colpito alcune zone della parte ionica della provincia di Messina: non ci sono parole in merito. Ma è stata colpa solo del clima? Credo proprio di no… Vediamo perché.
Premetto che si è trattato senza ombra di dubbio di un evento meteorologico eccezionale: una insidiosa perturbazione ha attraversato la Sicilia da ovest verso est e nel suo percorso ha richiamato correnti sciroccali da sud-est che sono andate a sbattere contro le montagne messinesi poste parallelamente alla costa e perpendicolarmente a tali correnti: sbattendo contro le montagne, si sono sollevate condensando in precipitazioni. Una situazione altamente esplosiva: si stima che su Giampilieri siano caduti dai 300 ai 350 mm d’acqua in appena 3-4 ore!!! Significa 300-350 litri d’acqua per ogni metro quadrato di territorio in poche ore: fate un pò voi i conti di quanta acqua si è incuneata in quel torrente…
Ciò premesso, dobbiamo dire che un fenomeno simile non può comportare il disfacimento di una montagna!!! Sono molteplici le concause di questa immane tragedia, che voglio riassumere così:
  • disboscamento: abbiamo visto nelle immagini televisive molte montagne messinesi prive di vegetazione. In seguito agli incendi estivi (che puntualmente si verificano ogni anno) tali montagne si sono venute a trovare senza alberi (anche per far posto a prati da pascolo…), che proprio con le loro radici tengono a freno i pendii montuosi. Perché queste montagne non sono state rimboscate?
  • dissesto idrogeologico: ammettiamo che non si sia voluto rimboschire, perché però non si è almeno provveduto a rinforzare questi pendii? Bastavano alcuni terrazzamenti, alcuni muretti o terrapieni per rafforzare i pendii. Perché non sono stati fatti?
  • pulizia dei torrenti: abbiamo visto nelle immagini il torrente della valle per certi tratti tombinato. Come può restare tombinato un fiume del genere, a regime torrentizio e per tale motivo soggetto a piene improvvise (anche se secco per la maggior parte dell’anno)? Eppure periodicamente si verificano eventi precipitativi come quello appena successo. Perché poi questi fiumi non vengono puliti da alberi, tronchi, detriti e quant’altro, che non fanno altro che ostacolare il regolare deflusso dell’acqua? Per non parlare di bar, campeggi, ecc... che vi sorgono nei letti di questi torrenti!
  • abusivismo: perché nessuna amministrazione ha mai il coraggio di far abbattere gli edifici abusivi e hanno invece il coraggio di condonarli? Gravissimo se vengono condonati, ma gravissimo anche se sono abusivi perché significa che manca il controllo del territorio da parte delle autorità. Perché questo non si fa mai?
  • urbanizzazione selvaggia: come si fa a costruire sempre e comunque vicinissimo a fiumi e torrenti o addirittura su di essi? Chi autorizza ciò? O chi non controlla? E un P.R.G. come fa a permetterlo?
Sono questi 5 problemi che portano a questi disastri: basta che se ne verifichi anche uno soltanto per portare a morte e distruzione. Ad esempio, se i pendii delle montagne dietro Giampilieri fossero stati messi in sicurezza non sarebbe successo questo disastro!
E qui scattano le colpe: le colpe sono delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali che continuano a non effettuare queste opere di messa in sicurezza dei territori a rischio idrogeologico. E perché non lo fanno? Lo promettono per la campagna elettorale ma arrivati al sodo mancano… i fondi! E qui scatta la colpa a monte di tutto ciò: i tagli statali ai finanziamenti!!! La colpa, ragazzi miei, è solo dello STATO!!! È colpa di tutti quei governi che continuano a tagliare su cose indispensabili alla salvaguardia delle vite umane: per ultimo l’attuale governo Berlusconi. L’enorme debito pubblico italiano ha radici ben lontane e di questo ne risentiremo per sempre, ma come si fa (dopo aver tolto l’ICI ai comuni!!) non fornire finanziamenti ai poveri enti locali? E con quale coraggio, dinnanzi ad una disgrazia del genere, il ministro Altero Matteoli proprio in questi giorni parla nuovamente del Ponte sullo Stretto dicendo che a dicembre partiranno i lavori? Prima si mette in sicurezza il territorio italiano, poi eventualmente col tempo se ci saranno fondi si farà il Ponte (sempre se necessario…, ma qui entriamo in altro discorso). Purtroppo con l’avvento di Berlusconi in politica, l’Italia è in continua campagna elettorale: il Ponte sullo Stretto sarà un bel biglietto da visita per le prossime elezioni e per quei poveretti che continueranno a votarlo Berlusconi, però intanto decine di persone perdono la vita senza averne NESSUNA colpa. E ne dico un’altra: come già detto da Berlusconi in questi giorni, si provvederà a ricostruire i paesi danneggiati da un’altra parte. Ma vi sembra questa la soluzione del problema? Invece di ridare al paese distrutto la sicurezza perduta e permettere alla gente di rientrare nei loro luoghi natii, si preferisce costruire altrove: non basterebbe rinforzare le montagne? Eh no, vuoi mettere quanto belle sono le casette nuove stile L’Aquila, le casette attira-voti?
Il problema, insomma, è sempre la mancanza di soldi: ecco perché si prosegue sempre con i condoni e si continua a costruire selvaggiamente ovunque. Tanto della vita dei poveri cittadini non interessa niente a nessuno. Una recente valutazione di Bertolaso della Protezione Civile stima in 25 miliardi di euro la somma necessaria per mettere in sicurezza le aree a dissesto idrogeologico in tutta Italia: vi sembra sensato spendere miliardi di euro per costruire il Ponte sullo Stretto?
Cari miei, è giunto il momento che scattino gli ERGASTOLI: gli ergastoli per i responsabili di queste perdite di vite umane, per i responsabili di questi OMICIDI, perché di omicidi si tratta. Amministratori locali, provinciali, regionali e soprattutto statali: è ora che qualcuno paghi seriamente, con l’ergastolo, perché solo l’ergastolo può punire un menefreghismo del genere che porta solo alla morte. Voglio proprio vedere come andrà a finire…

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