ATLANTICO: 2009 con pochi uragani, ma quante stranezze...
Che annata è stata? Beh, senza ombra di dubbio il numero degli uragani è stato sensibilmente inferiore alla media, tuttavia questo non ha impedito il verificarsi di vari record e stranezze. Infatti, nonostante così pochi uragani, la stagione è partita addirittura in anticipo, con la depressione tropicale "One" che il 28 maggio si è posizionata a 640 Km a est-nord est del North Carolina, il che fece pensare che sarebbe potuta essere una super-stagione di uragani, ed invece per i successivi due mesi non se ne sono più verificati... Per notare la prima tempesta tropicale bisogna aspettare addirittura il 12 agosto, quando "Ana" apre un mese con ben tre tempeste tropicali (seguirono infatti "Claudette" e "Danny") ed addirittura un uragano di categoria 4 (su una scala dove il massimo è 5), ovvero "Bill". "Claudette" è stata la prima tempesta della stagione a colpire gli USA, mentre "Bill" (nonostante la sua potenza) ha appena sfiorato le coste del Labrador, dopo di chè (declassato a semplice depressione atlantica) ha colpito l'Europa.
Settembre invece ha fatto registrare solamente una tempesta tropicale ("Erika"), una depressione tropicale ("Eight") ed un uragano ("Fred"): ma qui si notano altriedue stranezze, ovvero mai nessun uragano come "Fred" si era formato più a sud e più ad est in Atlantico dall'avvento dei satelliti, ed è stato pure il 3° uragano di sempre (oltre categoria 3) ad essersi formato oltre il 36°Ovest. Sempre per quanto riguarda settembre, l'indice ACE (quello che misura l'energia accumulata dagli uragani) è stato il più basso dal 1994 ed addirittura il 6° più basso dal 1944.
Ottobre ha fatto registrare due tempeste tropicali ("Henri" e "Grace"): ebbene, quest'ultima è stata la tempesta più a nord-est mai registrata nell'Oceano Atlantico dall'avvento dei satelliti, tanto che è riuscita a portarsi ad appena 160 Km dalle coste irlandesi!!!
Arriviamo a novembre e a quest'ultimo uragano, "Ida": ha avuto una traiettoria anomala ed è stato il 6° uragano in tutta la storia ad aver causato delle inondazioni a novembre negli USA (proprio in questi giorni sono caduti vari record storici giornalieri di pioggia, come i 148 mm d'acqua di Columbus e i 112 mm di Atlanta, oltre che ai notevoli quantitativi di 168 mm in Alabama e di 172 mm in Florida, seppur non da record). Purtroppo nel suo tragitto "Ida" ha fatto anche numerose vittime (da questo punto di vista l'uragano più distruttivo del 2009): 136 morti nel solo El Salvador (oltre a 60 dispersi e 130.000 sfollati), con gravi danni anche in Nicaragua ed Honduras, ma di questo ne hanno parlato in pochi...
Il 2009 si è dunque concluso per l'Atlantico con 9 tempeste tropicali e 3 uragani (di cui solo 2 oltre categoria 3): la media del periodo 1950-2000 parla di 9.6 tempeste tropicali e 5.9 uragani (di cui 2.3 oltre categoria 3), quindi quest'anno siamo stati sotto la media. Diciamo subito che le previsioni fatte tra la fine del 2008 e l'inizio di quest'anno erano ben peggiori, in quanto tutte prevedevano che sarebbe stata una stagione con intensa attività: la prima proiezione del 10 dicembre 2008, fatta dalla Colorado State University, ipotizzava ben 14 tempeste tropicali e 7 uragani (di cui 3 oltre categoria 3), cifre poi corrette il 7 aprile rispettivamente in 12 e 6 (2) ed ancora il 4 agosto in 10 e 4 (2). La NOAA era stata più cauta, ipotizzando il 21 maggio 9-14 tempeste tropicali e 3-6 uragani (di cui 1-3 oltre categoria 3), cifre poi corrette il 6 agosto rispettivamente in 7-11 e 3-6 (1-2). Ricordo che tutti questi dati li ho raccolti da un articolo di Manuel Mazzoleni pubblicato sul ben informato portale meteo http://www.3bmeteo.com.
Come vedete, non è assolutamente facile fare previsioni in merito, quindi è inutile ogni anno parlare di stagione allarmante per gli uragani: probabilmente in molti sono rimasti scottati dalla super-stagione del 2005, anno in cui si scatenò "Katrina" e durante in quale si verificarono così tante tempeste tropicali ed uragani (oltre 25...) che non bastarono le lettere dell'alfabeto per denominarli e si dovette ricorrere all'alfabeto greco!!! Ma è anche vero che da allora si sono avute annate spesso sotto media: questo non significa sottovalutare il cambiamento cliamatico, però molti altri fattori influiscono sulla formazione degli uragani, ad esempio il fenomeno di El Nino di quest'anno oppure il sensibile raffreddamento delle acque dell'Oceano Atlantico Centrale in atto dallo scorso anno. Piuttosto si dovrebbe cercare di capire queste altalene nella formazione degli uragani, più che il loro numero, o di spiegare come mai questi uragani si spingono sempre di più oltre i loro naturali confini (uno quest'anno ha sfiorato l'Irlanda!!). La prevenzione si fa non "indovinando" il numero di uragani che si verificherà in una stagione, ma nel capire il cambiamento climatico in corso proprio attraverso la loro formazione (posizione, intensità, frequenza, ecc...). Questo sarebbe utile a livello globale proprio per lo studio del clima e del suo cambiamento.
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