sabato 9 gennaio 2010

SYMMETRY454: il nuovo calendario…

Ogni inizio d’anno si parla di calendari, ma se ne parla più per quello che raffigurano che per quello che rappresentano: foto di calciatori, veline, modelle (nude o seminude), sportivi in generale, ma anche animali, paesaggi, mestieri, per beneficenza oppure no. Insomma, una moltitudine di calendari che vengono appunto venduti (anche a caro prezzo…) per le immagini che contengono e quasi mai per quello che rappresentano: ovvero per scandire il tempo. Questo ha portato nel tempo a far dimenticare l’importanza del calendario e, soprattutto, la sua storia. Il Dizionario della Lingua Italiana Gabrielli definisce infatti il calendario come “sistema convenzionale di computare il tempo per mezzo di divisori costanti, la minima delle quali è il giorno, basato sul moto apparente solare o lunare” (esistono infatti anche altri tipi di calendari, come quello astronomico, quello meteorologico, quello agricolo, ecc…). Noi facciamo riferimento al calendario per la misura del tempo.
Facciamo una breve storia dei calendari che abbiamo usato nella nostra storia. Non dimenticandoci che già Egizi, Babilonesi e Greci avevano calendari piuttosto precisi, venendo alla nostra terra in origine fu il calendario romano, istituito da Numa Pompilio (forse elaborato su un precedente calendario di Romolo che contava 304 giorni suddivisi in 10 giorni): l’anno era suddiviso in 12 mesi (Martius, Aprilis, Maius, Iunius, Quintilis, Sextilis, September, October, November, December, Ianarius e Februarius), dei quali quattro (Martius, Maius, Quintilis e October) avevano 31 giorni e gli altri 29 (tranne Februarius che ne aveva 28), mentre due volte ogni 4 anni (a piacimento…) si inseriva nell’anno un mese intercalare (Mercedonius). Arrivò poi il calendario giuliano, istituito da Giulio Cesare nel 46 a.C. per riparare i danni del precedente a causa dell’uso irregolare del mese intercalare: assunse come lunghezza media dell’anno un periodo di 365 giorni e ¼, e per ovviare a questo ¼ di giorno si decise di aggiungere un unico giorno ogni 4 anni (il cosiddetto “anno bisestile”). Tuttavia rispetto all’anno tropico (della durata di 365 giorni 5 ore 48 minuti e 46 secondi) il calendario giuliano risultava più lungo di 11 minuti ogni anno e, siccome rimase in vigore per 14 secoli, potete comprendere di quanto si era sbagliato in questo arco di tempo! Fu così che papa Gregorio XIII istituì nel 1582 con la bolla “Inter Gravissimas” il calendario gregoriano, in quanto si era arrivati ad un punto che la primavera iniziava con troppo anticipo e di conseguenza anche la Pasqua: per eliminare la differenza tra anno tropico e anno civile che si era accumulata nel tempo, furono soppressi 10 giorni (dal 4 al 15 ottobre 1582) e fu stabilito che da allora in poi non sarebbero stati bisestili gli anni secolari che non fossero divisibili per 400.
Il calendario gregoriano è quello che tuttora utilizziamo per scandire il tempo nel nostro paese e in moltissimi paesi, anche se un piccolo errore lo presenta lo stesso in quanto comporta uno sfasamento di un giorno ogni 3000 anni. Tuttavia, nel corso del secolo scorso, per cercare una più esatta misurazione del tempo si è cercato di istituire nuovi tipi di calendari. Nel 1930 George Eastman, con l’aiuto della Lega delle Nazioni, tentò di creare un calendario composto da 13 mesi tutti uguali, di 28 giorni ognuno, ma ciò comportava che il mitico 4 luglio (festa dell’Indipendenza americana) avrebbe cambiato nome e così non se ne fece nulla… Nel 1950 l’ONU elaborò il cosiddetto World Calendar: si trattava di un calendario perpetuo, da appendere cioè al muro e non cambiarlo mai, composto da quattro trimestri identici di 91 giorni (ogni trimestre costituito da un mese di 31 giorni e da due di 30), con la caratteristica che ogni anno ed ogni trimestre iniziava di domenica. In questo modo il primo mese di ogni trimestre doveva avere 5 domeniche e 26 giorni lavorativi, mentre gli altri mesi di domeniche ne avevano 4: questo avrebbe comportato un giorno in più (il 365°), fuori dalla settimana, il cosiddetto World Day, da posizionare come giorno festivo l’ultimo giorno dell’anno (durante gli anni bisestili il 366° giorno sarebbe stato posizionato il 31 giugno che sarebbe stato anch’esso un giorno fuori settimana e festivo). Non sarebbe stato male, ma anche di questo non se ne fece poi più niente…
Ma ora sta arrivando il SYMMETRY 454: si tratta di un calendario supersimmetrico ideato da Irv Bromberg dell’Università di Toronto, nel quale ogni mese comincia di lunedì (Natale cade sempre di giovedì), con 4 mesi (febbraio, maggio, agosto e novembre) di 35 giorni e tutti gli altri di 28. Lo potete riscontrare nel sito http://www.sym454.org.
Forse è meglio che ci teniamo il calendario gregoriano…

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