L’ISOLA DI SERPENTARA è in vendita…
L’isola, di proprietà di una società immobiliare romana dichiarata fallita, è ora in vendita: ma anche la terza asta (del 19 gennaio 2010) è andata deserta… Come mai? Eppure è un’isola bellissima, in una posizione invidiabile, e se vogliamo dirla tutta, non costa nemmeno tanto: solo 600.000 euro, certo non alla portata di tutti, ma quanti ricconi non potrebbero permettersela? Ed invece niente, come mai?
Non la compra nessuno per la sua totale inedificabilità! Infatti, rientra completamente nell’Area marina protetta di Capo Carbonara e quindi è assolutamente vietata qualsiasi costruzione: le uniche costruzioni presenti sull’isola sono la Torre di San Luigi (eretta nel XVI secolo dagli Aragonesi per contrastare le incursioni dei Saraceni) e un fortino (eretto durante la seconda guerra mondiale). Tra l’altro l’isola è sempre stata avvolta in una sorta di mistero, visto che parecchie navi sono affondate sui suoi fondali, tra cui un traghetto della Tirrenia affondato qui nel 1995.
Il comune di Villasiums, sul cui territorio comunale ricade l’isola di Serpentara (chiamata così per la sua forma a serpente), aveva proposto di acquistare l’isola ma finora non è riuscito a racimolare la cifra necessaria per partecipare all’asta: il sindaco della città, Salvatore Sanna, ha lanciato una proposta, ovvero che l’isola fosse acquistata dalla Regione Sardegna e poi fosse data in concessione all’ente che gestisce il parco marino ove l’isola è inserita. Sembrerebbe una buona idea, ma la Regione ha già detto di no: la nuova giunta (di centro – destra) naturalmente non sa che farsene di un’isola ove non si può costruire (almeno in questo il centro – destra non si è smentito!!). Un vero peccato.
Pensate che si è mosso persino Facebook, che ha aperto una “sottoscrizione Serpentara” per trovare i fondi necessari per acquistare l’isolotto e lasciarlo così com’è allo stato selvaggio: ma al momento nemmeno questa sottoscrizione è riuscita a raggiungere i fondi necessari.
Finita qui? Nemmeno per idea! Ora è spuntato fuori addirittura un indipendentista sardo, tale Doddore Meloni, il quale è approdato sull’Isola di Serpentara e l’ha annessa alla sua Repubblica di Malu Entu (repubblica costituita nell’estate 2009 occupando un’altra isola abbandonata, ovvero quella di Mal di Ventre, davanti alla costa di Oristano): approdato sull’isola, vi ha piantato il suo vessillo rosso e blu lanciando la promessa che presto un gruppo di imprenditori locali (con l’aiuto di un azionariato diffuso) avrebbe salvato l’isola da qualsiasi invasione “straniera”.
In mezzo a tutte queste soluzioni, devo dire che quella lanciata dal sindaco di Villasimius sarebbe la più sensata: ovvero che la Regione acquistasse l’isola e la desse in concessione all’ente che gestisce il parco marino in cui l’isola è inserita. Una soluzione che eviterebbe di lasciare l’isola in mano a dei balordi e che ne eviterebbe certamente il degrado più assoluto. Questo consentirebbe, ad esempio, di poter mantenere agibile la Torre presente sull’isola, di poter censire e conservare al meglio le specie animali e vegetali presenti, fare un’attività di controllo costante sull’isola. Perché, siamo onesti, c’è il vincolo di totale inedificabilità, ma pensate davvero che nessuno riuscirebbe a costruirvi una villetta? Quante volte non è successo in passato, quante villette sono sorte misteriosamente dal nulla in aree protette, tanto poi c’è il condono edilizio, no? Già il fatto che quest’isola fosse in mano ad una società immobiliare la dice lunga… Forse, se ci fosse stato ancora Soru alla guida della Regione Sardegna, l’isola sarebbe già stata acquistata e data in concessione all’ente marino. Ma ahimè, siamo in mano alle amministrazioni “tutto fare” del centro-destra (costruire, costruire, costruire)…
Nessun commento:
Posta un commento