Ho trovato un'altra lettera interessante in merito al fatto che la geografia verrà praticamente esclusa da quasi tutti gli indirizzi della scuola media superiore: si tratta della lettera della signora Fiora Luzzatto, pubblicata sul quotidiano la Repubblica del 4 febbraio 2010. La signora scrive: "A proposito di insegnamento della geografia, vi do la mia esperienza personale. Insegno "Servizio Sociale" agli studenti del 2° anno di università. E' chiaro che nella mia materia compare anche la questione immigrazione. Se in classe dico che le migrazioni coinvolgono i cinque continenti, e chiedo a uno studente i nomi dei cinque continenti, è normale che riesca a stento a nominarne quattro? E' normale che, se chiedo da dove provengono i gommoni che sbarcano a Lampedusa, mi sento rispondere: dalla Romania? E' normale che, se io parlo di anziani, e dico che molte badanti sono peruviane, mi accorgo che la metà della classe non sa dov'è il Perù? Queste persone l'anno prossimo si laureano. E' normale che debba fare i quiz che si facevano, un tempo, in 5° elementare? Ho chiesto agli studenti (peraltro consapevoli e mortificati della loro ignoranza) come mai ci siano queste abissali lacune. Uno mi ha risposto: avevo tre in geografia, ma mi hanno promosso. E forse il futuro ci riserva di peggio: a quanto pare, la geografia scomparirà del tutto".
La signora ha tutto il mio appoggio morale, vista la battaglia che sto facendo sul mio blog contro la cancellazione della geografia dalla scuola italiana. La lettera naturalmente commenta da sola la grave situazione della scuola italiana...
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