mercoledì 2 giugno 2010

Crisi, tra tagli e... la nuova regione: Lunezia!

Ormai siamo tutti a conoscenza della manovra finanziaria da 24 miliardi di euro fatta da governo italiano per far fronte alla grave crisi economica mondiale che ha colpito anche l'Italia. Una manovra che si è proposta di tagliare le spese inutili dello Stato, oltre che tagliare i (già in precedenza tagliati...) fondi ai Comuni italiani. Nella prima stesura della nuova Finanziaria figurava anche l'abolizione di una decina di province, ovvero quelle con una popolazione inferiore ai 220.000 abitanti. Ma la Lega Nord è subito insorta, avendo paura che la sua amata provincia di Bergamo fosse chiusa, e quindi del taglio delle province non se ne è più parlato cancellandolo dalla Finanziaria (evidentemente il potere politico della Lega Nord per fare restare in piedi il governo Berlusconi è più importante del taglio degli sprechi...).
Il tema del taglio delle province si protrare ormai da molti anni, ed effettivamente l'ente provincia conviene solo a chi vi lavora dentro più che alla comunità italiana, quindi la loro cancellazione totale gioverebbe (e non di poco) alle casse dello Stato. Ma, come abbiamo visto, anche solo la cancellazione di una decina di province (su oltre 100) ha creato problemi politici...
Ed ora cosa viene fuori? Che in tema di crisi economica e di tagli agli sprechi si vuole, udite udite, istituire addirittura una nuova... Regione: la Lunezia!!! Davvero incredibile l'Italia! In realtà, i padri costituenti questa 21° regione l'avevano già prevista nel lontano 1946, ma poi ne fu sospesa la nascita dopo l'entrata in vigore della Carta fondamentale. Ora però ritorna in auge...
Ma dove sarebbe questa Lunezia? La nuova regione comprenderebbe le province di Cremona, La Spezia, Mantova, Massa e Carrara, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e la zona della Garfagnana, quindi sarebbe posizionata tra la Lombardia meridionale, l'Emilia, il nord della Toscana e la parte orientale della Liguria, per un totale di 343 comuni popolati da 2 milioni e mezzo di abitanti.
Esiste anche un comitato per l'istituzione di questa nuova regione, capeggiato da Valter Bay (pensionato di Montignoso, in provincia di Massa e Carrara): il comitato si definisce apartitico ed ha già presentato una petizione in Commissione Affari Costituzionali del Senato nella quale ricorda che l'istituzione della Lunezia era stata a suo tempo solo congelata e non cessata completamente.
Ma a chi gioverebbe la nuova Regione? Di certo non alle casse dello Stato italiano... Poveri noi!

3 commenti:

Lunezia ha detto...

1° Lunezia dal 2005 (prima che diventasse un tema "politico" alla moda) prona per l'eliminazione delle province che considera giustappunto enti inutili e dispendiosi. Non per niente venne coniato il motto "Lunezia 100 province in meno 1 regione in più" che a quei tempi non venne considerato considerato come evenienza possibile o probabile.
2° A dispetto di una provincia una regione invece gode del sostegno finanziario europeo per investire in infrastrutture, laboratori di ricerche, sviluppo sociale e quant'altro. Chi abita da queste parti sa benissimo i ritardi provocati da una centralizzazione degli attuali capoluoghi regionali, tendente a considerare queste terre zone di confine buone solo per accomodare qualche politico. E' sotto gli occhi di tutti ad esempio il ritardo nelle infrastrutture che dovrebbero collegare il cosiddetto corridoio Tirreno/Brennero, con gravi conseguenze per lo sviluppo dei territori interessati. E' sotto gli occhi di tutti l'importanza per il territorio spezzino e apuano di avere rapporti privilegiati con l'entroterra padano e viceversa, rapporto che vada oltre semplici accordi di principio senza che questi siano supportati da azioni amministrative CONCRETE e sinergiche.
Sarebbero tantissimi gli argomenti che spingono a favore di questa unione emiliano-lunenese già prevista con lungimiranza dai padri costituenti e poi bloccata per semplificazione politica post-bellica. Suggerisco all'autore di iniziare un percorso conoscitivo recandosi sul territorio o informandosi ad esempio sul sito ufficiale della regione in questione www.lunezia.com
I sostenitori di questo progetto amministrativo innovativo e sinergico sono sempre a disposizione per un confronto costruttivo che vada oltre i soliti preconcetti di chi affronta ogni situazione con sufficenza e generalizzazione.
Un saluto

Unknown ha detto...

Caro Lunezia,
sono felice di questo tuo commento perchè svela aspetti della vicenda che io non conoscevo, ad esempio quello dell'eliminazione delle Province. Beh, devo dire che questo è l'esempio di come si può costruire insieme un dialogo/confronto costruttivo per arrivare (sempre) alla verità, oltre che per diffondere quelle notizie che altrimenti non troverebbero spazio da nessun'altra parte.

Lunezia ha detto...

Apprezzo molto l'apertura mentale con la quale, Marco, stai affrontando l'argomento dopo la nostra sintetica spiegazione. Dimostri curiosità e intelligenza. Purtroppo a volte si affrontano argomenti poco conosciuti facendo pericolosi cortocircuiti mentali, si emettono sentenze "facili" contro chi ha pochi mezzi per difendersi o non è ancora considerato un tema alla "moda". Quando proponemmo il tema dell'eliminazione delle province venimmo accusati di voler creare un "reame" ed altre amenità del genere, oggi si capisce la nostra lungimiranza. Cumunque il tema Lunezia cerca di affrontare tematiche di territori periferici con gravi carenze infrastrutturali e dinamiche cassate da interessi e veti politici. Lunezia si batte per andare controcorrente e rendere partecipi i cittadini di province limitrofe alla vita comune della polis, all'amministrazione del bene comune. Lunezia affronta il tema dell'aggregazione territoriale in base a principi moderni quali l'economia, le infrastrutture, lo sviluppo sostenibile, il rilancio della montagna, le sinergie tra capoluoghi e culture... dando molta meno importanza alle origini etniche o razziali o linguistiche dei suoi abitanti. E' molto difficile quindi rivolgersi al cervello delle persone, molto più facile sarebbe intervenire sempre parlando alla pancia ed agli istinti più retrogradi e superati. Noi siamo ottimisti, crediamo nell'intelligenza dei nostri cittadini e nella loro capacità di affrontare con lungimiranza e analisi i veri temi che nel XXI secolo l'uomo moderno dovrebbe saper affrontare. www.lunezia.com