sabato 19 giugno 2010

Lega Nord e FEDERALISMO METEO...

E' scoppiata in questi giorni una polemica su alcune dichiarazioni di Luca Zaia (Presidente della Regione Veneto, politicamente sponda Lega Nord), in particolare su questa: "Chi fa le previsioni del tempo in televisione e mette il dito sul Veneto, pensi dieci volte prima di dire che piove. I meteorologi che pensavo non ci sia differenza tra Trieste, Chioggia, Verona e Trento fanno dei danni incalcolabili al turismo. Milioni di visitatori possono essere scoraggiati da una indicazione meteo errata".
Assento e, allo stesso tempo, dissento su questa dichiarazione di Zaia. Vi spiego perchè. Assento perchè ha ragione sul fatto che le previsioni meteo in televisione (quelle sulle reti nazionali) sono troppo generiche ma questo perchè hanno a disposizione pochissimi minuti (a volte secondi!): quindi un meteorologo genericamente dirà maltempo sul Nord-Est Italia quando invece nella realtà i temporali potrebbero interessare alcune zone in particolare, meteorologicamente più soggette come il veneziano, il veronese o la pianura friulana. Dissento però dal significato che Zaia vuole far passare di questa sua dichiarazione: ovvero che la colpa sia dei meteorologi. Non è per niente così. Il problema non è l'informazione meteorologica, che ormai è diventata molto affidabile: per i prossimi due giorni le previsioni sono attendibili tra il 93 e il 98%, mentre dal 3° al 5° giorno l'attendibilità è tra il 70 e il 79% (quindi sempre piuttosto alta). Anzi, internet ormai offre una scelta di siti meteo incredibile, da quelli a livello nazionale a quelli a livello locale: oltre 300 siti meteo, mentre 16 regioni su 20 sono dotate di un servizio meteo regionale (a livello nazionale funziona benissimo il servizio meteo dell'Aeronautica Militare che possiede 84 stazioni meteo diffuse su tutto il territorio). Il problema è l'informazione meteo in Tv, anzi, siamo più chiari, il problema è proprio la TV con i suoi palinsesti. Prendete la trasmissione "Che tempo fa" di Rai1 (storicamente condotta da Guido Caroselli). Com'è possibile che un servizio d'informazione del genere sia da anni relegato per pochissimi minuti al pomeriggio alle ore 17? Chi lo vede a quell'ora? Pochissimi (c'è addirittura una petizione su Facebook: "Salviamo Guido Caroselli"!). E le previsioni meteo di Giuliacci su Canale 5? Durano neppure 2 minuti. E allora cosa si vuole pretendere dal meteorologo in TV? La colpa è delle programmazioni televisive, che sopprimono il tempo alle trasmissioni di informazione per darlo a pubblicità e al mondo femminile (nel senso di programmi pieni di veline, letterine, schedine e, permettetemi la volgarità, culi e tette ad ogni ora). E' una cosa inaudita questa televisione italiana: perchè non spostare "Che tempo fa" di Rai1 prima del TG1 delle ore 20 (come avveniva molti anni fa...) o subito dopo e dargli 5 minuti di tempo? E la stessa cosa farla per la previsione meteo di Canale5?
Eh no, non si può fare: anche se ben 9 italiani su 10 seguono le previsioni meteo (il 18% più volte al giorno e il 45% una volta al giorno), rende di più un culo o la pubblicità di qualche prodotto demenziale, e non la previsione meteo. Poi però non ci si può lamentare se le previsioni danno maltempo nel Nord-Est e poi effettivamente piove a Venezia ma non a Verona... Altro che federalismo meteo, federalismo del cervello!

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