I misteri di GIOTTO ad Assisi...
Nel celebre dipinto "L'approvazione della Regola" (realizzato da Giotto tra il 1290 e il 1295, vedi immagine sopra) viene rappresentata l'approvazione della regola francescana da parte di papa Innocenzo III: nel dipinto si vede il papa che srotola un cartiglio a San Francesco che inizia dicendo "Talis est regula et vita minorum fratrum...". C'è però un errore: l'incontro tra San Francesco e papa Innocenzo III avviene (realmente) nel 1209 ma la regola è approvata molto più tardi, nel 1223, e da papa Onorio III (quando appunto ufficialmente inizia l'Ordine francescano). E' un errore o Giotto cela un mistero? Secondo la studiosa, Giotto cela un mistero, sono le cosiddette "favole giottesche", che la studiosa ha scoperto elaborare tutte le scritte contenute nei dipindi di Giotto facenti parte del ciclo di San Francesco, scoprendo così storie nelle storie ed immagini create in una stratificazione infinita di simboli, tutto questo per glorificare l'intero ordine francescano (e quindi non solo San Francesco) soprattutto nel periodo del papato di Niccolò IV (1288-1292), che è stato il primo pontefice appartenente a questo ordine.
Il ciclo pittorico di Giotto dedicato a San Francesco ha anche una precisa disposizione all'interno della Basilica ad Assisi: parte infatti dall'abside, gira intorno alla navata e ritorna all'abside, perchè da qui entrava il pontefice (il senso è che San Francesco è partito da Assisi e, diventando papa un uomo del suo ordine, arriva a Roma, intendendo quest'ultima come massimo traguardo spirituale).
Un altro mistero svelato è nel dipinto "La liberazione dell'eretico Pietro da Alife", liberazione dovuta all'intervento dal cielo di San Francesco: nel dipinto il prigioniero esce da una colonna coclide (ovvero la citazione medievale della famosa colonna Traiana: infatti, la colonna coclide è un tipo di monumento onorario inventato dai Romani, consistente in una grande colonna isolata decorata da un fregio che vi si arrotola sopra e che contiene una scala a chiocciola all'interno ). Il vescovo che testimonia questo miracolo è Giacomo Colonna, che faceva parte della potente famiglia protetta proprio da papa Niccolò IV, e questo spiega l'allusione con lo strano edificio a forma di colonna.
Altro piccolo mistero svelato è contenuto nel dipinto "Accertamento delle stimmate": nella parte in alto a sinistra c'è un oggetto misterioso, rimasto tale per moltissimo tempo, ma che ora si è scoperto si tratti di un tabernacolo che si teneva sospeso per evitare l'attacco dei topi alle ostie.
La studiosa Frugoni è dunque arrivata alla conclusione che il ciclo di Giotto celebra non solo San Francesco ma anche l'autoglorificazione dell'ordine francescano e quella del suo pontefice Niccolo IV. Una pagina di arte, storia e cultura davvero incredibile: complimenti alla studiosa Frugoni e comunque e sempre incredibile grande GIOTTO!
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