giovedì 25 novembre 2010

Il FAMIGERATO taglio al 5 per mille...

Credo che FAMIGERATO sia il termine esatto per commentare il taglio al 5 per mille previsto dall'ultima Finanziaria 2011 (ancora da approvare). I dati sono eloquenti: la Finanziaria 2007 ha previsto 400 milioni di euro dal 5 per mille per le varie associazioni (di cui 353 milioni erogati), la Finanziaria 2008 ha previsto 400 milioni di euro (di cui 397,3 milioni erogati), la Finanziaria 2009 ha previsto 400 milioni di euro (ma zero euro erogati...), la Finanziaria 2010 ha previsto 400 milioni di euro (ma zero euro erogati), la Finanziaria 2011 ha tagliato i fondi a 100 milioni! Un taglio di ben il 75%!!! E il 5 per mille versato dagli italiani, che prima andava al volontariato e alle varie associazioni, dove andrà?
Sono 16 milioni gli italiani che ogni anno scelgono il 5 per mille: come si può evincere dal sito http://www.5-per-mille.it/ il contribuente può destinare la quota del 5 per mille della sua imposta sul reddito delle persone fisiche apponendo la firma in uno dei quattro appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione. È consentita una sola scelta di destinazione, ma il contribuente può altresì indicare il codice fiscale dello specifico soggetto cui intende destinare direttamente la quota del 5 per mille. Se guardiamo i dati della dichiarazione dei redditi dell'anno 2009, mediamente ogni contribuente che ha scelto il 5 per mille ha versato € 28,81 al volontariato, € 28,69 alla ricerca scientifica, € 26,29 alla ricerca sanitaria e € 29,21 alle associazioni sportive: complessivamente sono stati distribuiti nel 2009 278,6 milioni di euro al volontariato, 65,9 milioni di euro alla ricerca sanitaria e 64,1 milioni di euro alla ricerca scientifica (oltre che 6,9 milioni di euro ad associazioni sportive).
E quest'anno? La riduzione del 75% dei fondi del 5 per mille da evolvere alle varie associazioni comporterà un disastro in molti settori, soprattutto nel volontariato. Da cosa nasce il volontariato? Questa la chiara definizione che trovo su wikipedia: "Volontariato è un'attività libera e gratuita svolta per ragioni private e personali, che possono essere di solidarietà, di giustizia sociale, di altruismo o di qualsiasi altra natura. Nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di fronte a problemi non risolti, o non affrontati, o mal gestiti dallo Stato e dal mercato. Per questo motivo il volontariato si inserisce nel "terzo settore" insieme ad altre organizzazioni che non rispondono alle logiche del profitto o del diritto pubblico". A proposito di volontariato, http://www.volontariato.com/.
E lo Stato cosa fa? Taglia e mette in allarme proprio il mondo del volontariato. Sono migliaia le associazioni in Italia che si occupano di volontariato (impiegando con continuità 1,1 milioni di italiani e saltuariamente 4 milioni), nei più svariati campi: dalla protezione della natura alla difesa di beni storico-artistici, dall'aiuto a persone bisognose alla lotta contro malattie gravi. In tutti questi campi il volontariato si sostituisce allo Stato: e lo Stato taglia. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti taglia: taglia sulla cultura, sull'istruzione, sull'ambiente ed ora sul volontariato. E come più volte abbiamo detto non taglia sui costi esorbitanti del Parlamento (la politica italiana costa 4 miliardi di euro all'anno: ma i nostri amati parlamentari si sono già tagliati lo stipendio di 1.000 euro, che quindi è sceso da 14.000 a 13.000 euro netti al mese..., oltre che maturare la pensione dopo appena 2 anni e mezzo di legislatura!!), non taglia sulle maledette Province (2 miliardi di euro all'anno), non taglia sulle spese militari (8 miliardi di euro all'anno)! E a proprosito di spese militari, è sconcertante quanto è appena stato deliberato dallo Stato in materia: 100 milioni di euro spesi per i sistemi d'arma, 200 milioni di euro per 10 elicotteri AW-139, 13 miliardi (miliardi!) di euro per 131 cacciabombardieri e 4 miliardi (miliardi!) di euro per 41 Eurofighter!!! E l'opposizione tace!
Ha ragione Marco Granelli, presidente di CSVnet (Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato, http://www.csvnet.it) quando a Lucio Cillis del quotidiano la Repubblica ha recentemente dichiarato: "Guerra e produttori d'armi contano più dei volontari, di famiglie colpite dalla crisi, di anziani e disabili non autosufficienti". VERGOGNA NAZIONALE!!

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