Il FAMIGERATO taglio al 5 per mille...
Sono 16 milioni gli italiani che ogni anno scelgono il 5 per mille: come si può evincere dal sito http://www.5-per-mille.it/ il contribuente può destinare la quota del 5 per mille della sua imposta sul reddito delle persone fisiche apponendo la firma in uno dei quattro appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione. È consentita una sola scelta di destinazione, ma il contribuente può altresì indicare il codice fiscale dello specifico soggetto cui intende destinare direttamente la quota del 5 per mille. Se guardiamo i dati della dichiarazione dei redditi dell'anno 2009, mediamente ogni contribuente che ha scelto il 5 per mille ha versato € 28,81 al volontariato, € 28,69 alla ricerca scientifica, € 26,29 alla ricerca sanitaria e € 29,21 alle associazioni sportive: complessivamente sono stati distribuiti nel 2009 278,6 milioni di euro al volontariato, 65,9 milioni di euro alla ricerca sanitaria e 64,1 milioni di euro alla ricerca scientifica (oltre che 6,9 milioni di euro ad associazioni sportive).
E quest'anno? La riduzione del 75% dei fondi del 5 per mille da evolvere alle varie associazioni comporterà un disastro in molti settori, soprattutto nel volontariato. Da cosa nasce il volontariato? Questa la chiara definizione che trovo su wikipedia: "Volontariato è un'attività libera e gratuita svolta per ragioni private e personali, che possono essere di solidarietà, di giustizia sociale, di altruismo o di qualsiasi altra natura. Nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di fronte a problemi non risolti, o non affrontati, o mal gestiti dallo Stato e dal mercato. Per questo motivo il volontariato si inserisce nel "terzo settore" insieme ad altre organizzazioni che non rispondono alle logiche del profitto o del diritto pubblico". A proposito di volontariato, http://www.volontariato.com/.
E lo Stato cosa fa? Taglia e mette in allarme proprio il mondo del volontariato. Sono migliaia le associazioni in Italia che si occupano di volontariato (impiegando con continuità 1,1 milioni di italiani e saltuariamente 4 milioni), nei più svariati campi: dalla protezione della natura alla difesa di beni storico-artistici, dall'aiuto a persone bisognose alla lotta contro malattie gravi. In tutti questi campi il volontariato si sostituisce allo Stato: e lo Stato taglia. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti taglia: taglia sulla cultura, sull'istruzione, sull'ambiente ed ora sul volontariato. E come più volte abbiamo detto non taglia sui costi esorbitanti del Parlamento (la politica italiana costa 4 miliardi di euro all'anno: ma i nostri amati parlamentari si sono già tagliati lo stipendio di 1.000 euro, che quindi è sceso da 14.000 a 13.000 euro netti al mese..., oltre che maturare la pensione dopo appena 2 anni e mezzo di legislatura!!), non taglia sulle maledette Province (2 miliardi di euro all'anno), non taglia sulle spese militari (8 miliardi di euro all'anno)! E a proprosito di spese militari, è sconcertante quanto è appena stato deliberato dallo Stato in materia: 100 milioni di euro spesi per i sistemi d'arma, 200 milioni di euro per 10 elicotteri AW-139, 13 miliardi (miliardi!) di euro per 131 cacciabombardieri e 4 miliardi (miliardi!) di euro per 41 Eurofighter!!! E l'opposizione tace!
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