sabato 26 febbraio 2011

Cancellato il divieto di superare il BENZO(A)PIRENE

Lo scorso 13 agosto 2010 è stato emanato dal nostro Parlamento il Decreto Legislativo n° 155 "Attuazione della direttiva europea 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa", il quale (tra i vari punti) cancella, per le città con più di 150.000 abitanti, almeno fino alla fine del 2012 il divieto di superamento del livello di benzo(a)pirene che era in vigore dal gennaio 1999. Già così sarebbe grave, ma i parlamentari hanno aggiunto nel decreto che dopo la scadenza di fine 2012 tali limiti devono essere rispettati purchè non comportino "costi sproporzionati"!!! Avete letto bene cari miei: questi speculano sulla nostra salute! Dimenticandosi forse l'art. 32 della nostra cara Costituzione, il quale stabilisce che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività". Ecco...
Il benzo(a)pirene (fonte wikipedia.it) è un idrocarburo policiclico aromatico della classe dei benzopireni, con formula C20H12. È una delle prime sostanze di cui si è accertata la cancerogenicità. Una delle sue forme ossidate (metabolicamente dall'organismo), è il benzo(a)pirene-7,8-diidrodiolo-9,10-diidroossido che può legarsi al DNA interferendo con il suo meccanismo di replicazione. Il processo di formazione del perossido è relativamente complesso ed implica una cascata di reazioni coinvolgenti il citocromo P450, ed enzimi quali perossidasi ed idrolasi. La sua struttura inoltre non viene intercettata dal sistema enzimatico di correzione dei geni della categoria Caretaker del Dna, che ha invece il ruolo di demolire i tratti mutati dell'acido nucleico per prevenirne mutazioni nocive. La categoria IARC di rischio cancerogeno è Categoria 1: cancerogena per l'uomo. Disciolta in acqua, è tra le sostanze più pericolose. Il limite di concentrazione è intorno agli 0,01 mg/L.
La descrizione da sola dovrebbe essere sufficiente ad una persona per rendersi conto di quanto sia altamente pericolosa questa sostanza, ma evidentemente non per i nostri governanti, tra l'altro scelti dal polo per rappresentarlo, anche se ormai non è più così.
Io ho trovato questa notizia sulla rivista mensile "Biocalenda", nel numero di dicembre 2010, articolo a firma di Stefano Montanari (http://www.labiolca.it/biocalenda/), al quale sono abbonato. Altrimenti io non l'avrei saputo da nessuno, ad esempio della Tv: non è una notizia che fa audience, e poi andrebbe contro la propaganda del sovrano...
Lo IARC, ovvero l'Istituto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che ha sede a Lione, classifica il benzo(a)pirene come tra i probabili cancerogeni per l'uomo, dove l'organo preferito è il polmone, ma anche la vescica e la pelle. Oltre al cancro può sviluppare anche patologie minori come l'edema polmonare ed è inoltre genotossico, cioè danneggia i cromosomi e comporta trasformazioni cellulari con risvolti inquietanti. Può inoltre passare nel latte materno ed infettare il neonato.
Da dove deriva il benzo(a)pirene e come si propaga? Viene prodotto dalla combustione dei derivati del petrolio, del carbone, dei rifiuti indifferenziati ed anche dei vagetali, e quindi viene prodotto dai tanto acclamati inceneritori (che bruciano infatti i rifiuti) e dalle tanto acclamate centrali a biomasse (che infatti bruciano vegetali), oltre che da cementifici, fonderie, motori a scoppio, ecc...
Lo scorso 2 novembre 2010 l'Associazione Culturale Pediatri, la Società Italiana Pediatria e la Federazione Italiana Medici Pediatri hanno inviato una lettera a firma congiunta ai vari ministri e deputati (sia italiani che europei) per sottolineare la pericolosità del benzo(a)pirene e soprattutto il fatto che l'esposizione in gravidanza comporta il serio rischio di una riduzione del quoziente intellettivo nel neonato. Vista la mancata risposta alla lettera, sottoscrivo in pieno la parte terminale dell'articolo di Stefano Montanari il quale dice: "Se mi permettete, questo è un autogol: un bambino cretino significa un adulto cretino, e un adulto cretino significa un voto sicuro", intendendo per voto quello politico. Ahimè, ha proprio ragione!

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