lunedì 28 marzo 2011

Ci sono ancora oggi dei Jacopo Bonfado?

Ieri domenica 27 marzo 2011 (che, tra l'altro, era la GIORNATA FAI di Primavera che consentiva di visitare monumenti di solito chiusi al pubblico) il circolo PERLA BLU (aderente a Legambiente e di cui sono Segretario, http://www.perlablu.it) ha realizzato una passeggiata storica nel comune di Cologna Veneta, intitolata “Alla riscoperta della Cologna di Jacopo Bonfado” (Cologna Veneta è un paese di circa 8.000 abitanti posto nella pianura veronese).
La passeggiata ha avuto come relatori due importanti personaggi del luogo: Beppino Dal Cero (del "Museo Civico Archeologico di Cologna Veneta", che è stato il primo museo della Provincia di Verona, http://www.comune.cologna-veneta.vr.it/museo.htm, oltre che essere importante studioso dell'arte) e Giorgio Scarato (importante pittore e storico dell'arte di Cologna Veneta, famoso in tutto il mondo, http://giorgioscarato.com), i quali hanno accompagnato i visitatori tra i monumenti cittadini che hanno visto protagonista il colognese Jacopo Bonfado. Chi era costui? Jacopo Bonfado, col giovane figlio Aprile e con alcuni colognesi, capeggiò la rivolta nel 1256 per liberare il castello della città caduto nelle mani del terribile tiranno Ezzelino III da Romano. Nella rivolta però i ribelli, sopraffatti dagli avversari, si ritirarono nella rocca cittadina per difendersi: dopo un lungo assedio il tiranno Ezzelino III da Romano finse delle promesse ai rivoltosi i quali, convinti dalle lusinghe, gettarono le armi. Ma una volta caduti in mano al nemico (Ezzelino III da Romano), Jacopo Bonfado fu ucciso assieme al figlio e i rivoltosi dovettero arrendersi.
Una pagina importante della storia colognese che evidenzia il lato eroico del sig. Bonfado verso la propria città (e chissà quanti altri esempi ci saranno stati nella storia italiana). Per questo mi domando: ci sono ancora oggi in Italia dei Jacopo Bonfado? Sia chiaro: non sono mai stato per le azioni violente e questo mio post non vuole essere un incoraggiamento alla violenza, anzi. Vuole essere semplicemente un invito alla meditazione: ci sono oggi in Italia persone che si battono (onestamente e legalmente) contro il sopraffare politico (di ogni ordine: dal comunale allo statale)? Direi molto poche.
Ecco, questo è il problema: ci sono in Italia pochissime persone che cercano di controllare l'operato delle istituzioni (da loro nominate: dal Sindaco, agli organi provinciali e regionali, fino al Parlamento). Dobbiamo ricordarci, cari italiani, che le persone che devono governare il Comune, la Provincia, la Regione e lo Stato, sono da noi elette per poterci rappresentare, per il semplice fatto che non possiamo governare tutti assieme fisicamente un Comune o recarci ogni giorno al Parlamento. Quindi si tratta di persone nominate da noi perchè facciano le nostre veci: il Parlamento (o il Comune, o la Provincia o la Regione) non sono organi distaccati da noi, ma lo Stato siamo noi, il Comune siamo noi. Per questo abbiamo il diritto/dovere di vigilare sull'operato di coloro che noi eleggiamo, perchè è nel nostro interesse, e se non lo fanno è nostro diritto/dovere far sentire la nostra voce e combattere (onestamente e legalmente) contro i malfattori, i politici corrotti, gli assenteisti, i ladroni: lo si deve fare facendo conoscere la verità a tutti tramite le manifestazioni di piazza, tramite internet, tramite Facebook, tramite la partecipazione alla vita politica locale (ad esempio ai consigli comunali). Se la politica si costruisce dal basso, significa che siamo noi a costruirla, crescendo (e votando) rappresentanti comunali che poi, pian piano, arriveranno a Roma, ma solo col merito: e questo siamo noi a deciderlo.
Non dobbiamo dimenticarlo in questo periodo disastroso della politica italiana: mai come ora gli italiani sono così disinteressati e lontani dalla politica, ma non deve essere così, altrimenti i rappresentanti eletti renderanno tutto lecito (per loro). Dai tagli all'istruzione-cultura-ambiente all'imporre le centrali nucleari, dal mancato taglio alle spese stratosferiche della politica in generale agli appalti truccati, dall'evasione fiscale ai politici corrotti in Parlamento. Ecco perchè mi domando (e vi dovete domandare) se esistono ancora dei Jacopo Bonfado moderni. Lo spero tanto...

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