martedì 22 marzo 2011

L'archeologia nacque alla DOMUS AUREA

Stiamo parlando della DOMUS AUREA di Nerone, la sua residenza. Costruita in mattoni, nei pochi anni tra l'incendio e il suicidio di Nerone nel 68 d.C., gli estesi rivestimenti in oro che le diedero il suo nome non erano gli unici elementi stravaganti dell'arredamento: vi erano soffitti stuccati incrostati di pietre semi-preziose e lamine d'avorio. La residenza dell'imperatore giunse a comprendere il Palatino, le pendici dell'Esquilino (Colle Oppio) e parte del Celio, per un'estensione di circa 2,5 km quadrati. La maggior parte della superficie era occupata da giardini, con padiglioni per feste o di soggiorno: al centro dei giardini, che comprendevano boschi e vigne, nella piccola valle tra i tre colli esisteva un laghetto, in parte artificiale, sul sito del quale sorse più tardi il Colosseo. Nerone commissionò anche una colossale statua in bronzo di 35 metri raffigurante sé stesso, vestito con l'abito del dio-sole romano Apollo, il Colossus Neronis, che fu posto di fronte all'entrata principale del palazzo sul Palatino. Il colosso fu successivamente riadattato con le teste di vari successivi imperatori, prima che Adriano lo spostasse per far posto al tempio di Venere e Roma e l'Anfiteatro Flavio prese quindi il nome di Colosseo nel Medio Evo, proprio da questa statua. La vera residenza di Nerone rimase comunque nei palazzi imperiali del Palatino.
Fu tra il 1758 e il 1769 che papa Clemente XIII ordinò una campagna di scavi per gli ambienti che si trovano oggi al di sotto del Colle Oppio: fu proprio quella campagna ad aprire le porte alla ricerca. Nasceva l'ARCHEOLOGIA. Ne ha dedicato un articolo Francesca Giuliani sul quotidiano la Repubblica di sabato 19 marzo 2011: l'articolo è stato scritto in merito ad una mostra organizzata a Palazzo Sciarra dalla Fondazione Roma (http://www.fondazioneromamuseo.it/). Emmanuele Emanuele, Presidente di tale fondazione, afferma in merito alla campagna di scavi di papa Clemente XIII: "In quegli anni l'archeologia diventa una disciplina che si dota di una propria metodologia scientifica. I ritrovamenti innescarono poi anche altri fenomeni del tutto nuovi come la nascita di un fiorente mercato antiquario e l'attività stessa del restauro che rappresenta una disciplina di nuova formazione".
Nella mostra si può vedere una straordinaria ricostruzione virtuale della Domus Aurea, ideata dagli architetti Stefano Borghini e Raffaele Carlani, con la collaborazione di Carolina Brook e Valter Curzi (in qualità di curatori della mostra): un video tridimensionale, ad esempio, riporta in vita l'apparato ornamentale della reggia che oggi è ormai andato quasi completamente distrutto. Il video ripercorre praticamente il viaggio fatto da coloro che parteciparono fisicamente alla campagna di scavi di metà '700.
Una ulteriore occasione per ricordare a tutti quanto importante sia l'archeologia (dal greco ἀρχαιολογία, composto dalle parole ἀρχαῖος, "antico", e λόγος, "discorso" o "studio"), ovvero la scienza che studia le civiltà e le culture umane del passato e le loro relazioni con l'ambiente circostante, mediante la raccolta, la documentazione e l'analisi delle tracce materiali che hanno lasciato. L'archeologia è importante soprattutto nel nostro paese visto l'immenso patrimonio storico ed artistico che abbiamo: purtroppo gli indiscrimati tagli al Ministero dei Beni Culturali non la stanno aiutando e sono la testimonianza di come il nostro governo sia miope di fronte alla storia e di fronte ai risvolti economici positivi che può avere questo campo per il nostro paese.

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