martedì 17 maggio 2011

VENETO: A.R.P.A.V. in dissesto economico...

Lo scorso 13 maggio 2011 è uscito un comunicato stampa di Legambiente Veneto (http://www.legambienteveneto.it) relativo al dissesto economico in cui versa l'A.R.P.A. della Regione Veneto (http://www.arpa.veneto.it).
Ricordiamo che l'ARPA è l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente. Il 18 aprile 1993 un referendum abrogò le competenze del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e delle Unità Sanitarie Locali (USL) nel campo del controllo e della prevenzione ambientale: si creò in questo modo un vuoto di competenze che fu colmato dal Parlamento con la Legge n° 61 del 21 gennaio 1994 di conversione del terzo Decreto Legge n° 496/93, che affidò tali compiti ad apposite "Agenzie Regionali" deputate alla vigilanza e controllo ambientale in sede locale. La Legge n° 61/94 istituì inoltre l'ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente), poi APAT (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i servizi Tecnici) e oggi ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) con l'incarico di indirizzo e di coordinamento delle Agenzie regionali e delle Agenzie delle Province autonome. Le funzioni delle ARPA possono così essere classificate: controllo del rispetto della normativa vigente e delle prescrizioni contenute nei provvedimenti emanati dalle Autorità competenti; supporto tecnico agli Enti titolari di funzioni di programmazione e di amministrazione attiva in campo ambientale; sviluppo di un sistema informativo ambientale che sia di supporto agli Enti istituzionali ed a disposizione delle formazioni sociali interessate. Accanto alle funzioni tradizionali di "controllo e vigilanza", dalla legge vengono affidati al "sistema delle agenzie ambientali" nuovi compiti di monitoraggio, elaborazione e diffusione dei dati ambientali nonché di elaborazioni e proposte tecniche (limiti di accettabilità, standars, tecnologie ecologicamente compatibili, verifica dell'efficacia "tecnica" delle normative ambientali, ecc.). Negli anni successivi tutte le regioni italiane e le province autonome si sono dotate di proprie Agenzie e oggi esistono 19 Agenzie regionali e 2 Agenzie delle province autonome.
Fatto questo doveroso preambolo, il comunicato stampa è relativo a questa notizia: I TAGLI DEI FINANZIAMENTI E DELLE SEDI PERIFERICHE DI ARPAV METTONO IN PERICOLO I CONTROLLI AMBIENTALI NEL VENETO. LEGAMBIENTE: "VENGANO INDIVIDUATI I RESPONSABILI DEL DISSESTO FINANZIARIO DELL’AGENZIA REGIONALE". Ecco il testo intergrale del comunicato stampa.
"In una recente audizione in Consiglio Regionale del Veneto il nuovo direttore generale dell’ARPAV Carlo Pepe ha anticipato alcuni contenuti del piano di riorganizzazione che l’Agenzia regionale sta mettendo a punto e che prevede, in particolare, la riduzione delle sedi, con la chiusura di 18 delle 45 attualmente operanti. “Una riduzione – commenta Michele Bertucco, Presidente di Legambiente Veneto – che rischia di mettere in ginocchio i controlli ambientali nella nostra regione. Se il nuovo direttore vuole fare dei tagli, inizi dagli sprechi della passata gestione ed eventualmente tagli i dirigenti in eccesso, ma non tocchi le sedi periferiche che consentono di monitorare il territorio e di intervenire celermente in caso di rischio ambientale”. La situazione – che è stata presentata in VII Commissione Consiliare – è a rischio insolvenza. Le prime stime quantificano in 60 milioni di euro i soldi necessari per rimettere in ordine i conti di ARPAV. Nelle casse dell’Agenzia mancano all'appello, infatti, 12,4 milioni di euro per la riduzione dello stanziamento nel bilancio regionale 2011, oltre a 22 milioni di debiti verso fornitori, 27.5 milioni di euro di debiti futuri (prossimi tre anni) per le operazioni di acquisto delle nuove sedi di Vicenza e Belluno, del battello oceanografico e per i contratti di global service, 11 milioni di euro di crediti dalla Regione, oltre a 13,8 mln di € di debiti verso il personale. “Il dissesto dell’ARPAV – ricorda Bertucco - ha però dei responsabili, il primo dei quali è sicuramente l'ex Direttore Generale Drago, ma molte responsabilità stanno in capo a chi doveva vigilare e non l'ha fatto. Dov'era la Giunta regionale quando in ARPAV si facevano scelte immobiliari e non operative o acquisti faraonici come il battello per indagini marine? Chi doveva controllare queste scelte e le modalità con cui si sono attuate?” “Si rischia - conclude il Presidente di Legambiente Veneto – di mettere a repentaglio una delle migliori agenzie di protezione ambientale d'Italia per quanto riguarda il monitoraggio e la prevenzione e dilapidare questo patrimonio sarebbe una scelta gravissima da parte della Regione. Bisogna tornare allo spirito della legge istitutiva dell’ARPAV (L.R. n. 32 del 1996) che assegnava all’Agenzia in via principale le funzioni di controllo e di monitoraggio del territorio veneto.”
Ecco i soliti tagli indiscriminati per far quadrare i conti: non si ha il coraggio (anzi, non si vuole...) di tagliare le spese e gli enti inutili (vedi Province, ad esempio) e i primi settori a cui si tagliano i fondi solo l'ambiente, l'istruzione e la cultura! Ah, questo è proprio un Governo (ir)responsabile: la Germania, facendo il contrario, ha oggi un Pil che sfiora il 5% (l'Italia solo l'1%...). E della nostra salute non importa niente a nessuno.

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