mercoledì 12 ottobre 2011

ESTATE 2011 E GLOBAL WARMING

Voglio pubblicare integralmente l'articolo di Daniele Olivetti pubblicato oggi sul noto sito meteorologico http://www.ilmeteo.it relativo all'andamento climatico dell'estate 2011. Lo voglio pubblicare perchè rende bene l'idea di quanto sia ormai realtà il cosiddetto global warming. Ecco l'articolo.
"Il trimestre Giugno-Agosto 2011 (estate per l'emisfero boreale, inverno per quello australe) è stato a livello globale il terzo più caldo mai misurato. Il trimestre è inoltre il 17° consecutivo nel quale la temperatura globale terrestre ha superato i 20°. L'estate 2011 è stata per l'emisfero Nord la seconda più calda mai registrata, con un'anomalia di + 0,97 °C, subito dietro al 2010, mentre l'inverno dell'emisfero Sud è stato l'ottavo più caldo. Nel mondo, le anomalie positive si sono riscontrate in tutto il Messico, Stati Uniti centro-orientali, Canada, la maggior parte dell'Europa e dell'Asia, con picchi fino a 5° C oltre le medie del periodo (1971-2000). Più fresco della media solo su Alaska, Cile, Argentina, Uruguay, parte della Russia occidentale, nord del Kazakistan ed Australia settentrionale (vedi mappa allegata). Nel nord Europa, la Finlandia ha avuto la sua quarta estate più calda da quando sono cominciate le misurazioni all'inizio del 1900, con temperature di +2,62 °C al di sopra della media del trentennio 1971-2000. Anomalie positive degli oceani più contenute: nel trimestre giugno-agosto 2011, la temperatura degli oceani è risultata la 12° più calda in 132 anni di misurazioni, nonostante l'indice ENSO sia stato neutrale a Giugno e Luglio e da Agosto è ripresa la nuova fase della Niña. Proprio per quest'ultimo motivo, le maggiori anomalie negative si registrano proprio nell'area del Pacifico. Precipitazioni: molto secco in Brasile e Texas, abbondanti in Sud Africa. Dal punto di vista delle precipitazioni, durante il trimestre preso in esame valori superiori alla media si sono registrati su Repubblica Dominicana (interessata dagli uragani Emily e Irene), Sud Africa, nord-ovest dell'Africa e sul nordest degli Stati Uniti, anch'essi lambiti a più riprese da uragani e tempeste tropicali. Più secco del normale tra est del Brasile, Argentina e nord-est Bolivia, Stati Uniti meridionali, Mongolia, Australia settentrionale ed Europa mediterranea".
Ognuno si faccia le proprie considerazioni, realistiche...

Nessun commento: