mercoledì 12 ottobre 2011

MINIERA NEGLI ELETTRODOMESTICI...

Ho trovato sul settimanale L'Espresso (http://www.espressonline.it) del 13 ottobre 2011 un interessante articolo di Fabio Lepore intitolato "Miniera in lavatrice" e che io ho corretto in "Miniera negli elettrodomestici".
Stiamo infatti parlando del recupero degli elettrodomestici una volta non più utili all'uso: elettrodomestici (lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, computer, cellulari, televisori, ecc...) che sono ricchissimi nelle loro componenti di materie prime rare e preziose, che però facciamo fatica a recuperare proprio per la scarsa attenzione al riciclaggio di questi oggetti. Secondo recenti ricerche sul riciclo di apparecchiature elettriche ed elettroniche, condotte da Gea, nel 2010 in Italia è stato raggiunto e superato l'obiettivo di 4 kg pro capite di elettrodomestici riciclati (obiettivo imposto dalla normativa europea), ma c'è ancora molto da fare in merito. Il problema è duplice: primo è il riuscire nell'aumento del riciclo degli elettrodomestici, secondo (ed è collegato) è il recupero delle materie prime contenute in questi elettrdomestici. Recupero che è assolutamente necessario visto e considerato che molte materie prime rare sono nelle mani di pochi paesi al mondo. Qualche esempio? Secondo stime della Gea (realizzate su dati del Politecnico di Zurigo e dell'Usgs ovvero la "United States Geological Survey" http://www.usgs.org), oltre il 60% dell'argento è nella mani di 4 paesi (Australia, Polonia, Cile e Perù), il 42% del cobalto si trova in Congo, l'86% del germanio si trova in Cina, il 58% dell'indio sempre in Cina, il 58% del litio in Bolivia, ben il 95% del niobium in Brasile, oltre l'80% del palladio in Russia e Sud Africa, quasi il 40% del rame in Perù e in Cile, e il 75% del tantalio in Brasile ed Australia! Per evitare problemi di accaparramento delle materie prime (per cause politiche, geografiche, commerciali, e soprattutto ambientali), il recupero e il riciclaggio è sempre la miglior cosa: pensate che con le 70.000 tonnellate di ferro, alluminio, rame e plastica recuperate nel 2010 dalla società italiana Ecodom (ovvero il "Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici", http://www.ecodom.it) si potrebbero produrre 1 milione di cerchioni per auto, 215 milioni di lattine e 150 milioni di bottiglie di plastica da un litro e mezzo!!!
Come sostiene Alessandro Goldaniga di Gea, solo aiutando il riciclo e la ricerca si esce da questa impasse e si favorisce la diminuzione del prezzo delle materie prime, ed io aggiungo con notevoli risvolti positivi in fatto ambientale (riduzione delle discariche, riduzione dell'inquinamento da trasporto delle meterie prime dai luoghi di origine, mancata devastazione del territorio).

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