Piante da ritrovare: l'ASTER

Ecco un fatto curioso. Nel 1720 Mark Catesby (americano della Virginia) spedì ad un amico che avevo un vivaio eccezionale in Inghilterra dei semi di Aster grandiflorus: li seminò e quando fiorirono si scatenò una incredibile emozione tra i botanici che poi si trasformò in intere pagine di giornali, diari, corrispondenze, conversazioni nei salotti e nei circoli. Tra questi botanici vi furono Benjamin Franklin, Joseph Banks e Hans Sloane (la vicenda è ora raccontata da Andrea Wulf nel libro "La confraternita dei giardinieri", edita da Ponte alle Grazie, 400 pagine al costo di € 19,60, tradotto da Federica Oddera).
Tanto fu l'entusiamo che l'aster è entrato nei giardini di mezzo mondo: fiore semplice ma disponibile in numerose specie e colori, tanto da rendere facile all'appassionato creare delle aiuole bellissime abbinando gli aster ad altri fiori. Io ogni anno ne raccolgo la semina e l'anno successivo creo aiuole multicolori con zinnie, tageti ed aster. Provare per credere...
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