giovedì 27 dicembre 2012

Cultura: ritorno a NORD-EST

Ogni anno l'Unione Europea designa la Capitale europea della cultura, ovvero una città che per il periodo di un anno ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale: diverse città europee hanno sfruttato questo periodo per trasformare completamente la loro base culturale, e facendo ciò, la loro visibilità internazionale. Inizialmente si trattava della "Città europea della cultura", istituita il 13 giugno 1985 dal Consiglio dei Ministri su iniziativa di Melina Mercouri (allora Ministro della Cultura della Grecia). Da allora l'iniziativa ha avuto sempre più successo tra i cittadini europei e un crescente impatto culturale e socio-economico sui numerosi visitatori che ha attratto. Nel 1999 la "Città europea della cultura" è stata ribattezzata "Capitale europea della cultura" ed è ora finanziata attraverso il programma cultura 2000 (fonte wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Capitale_europea_della_cultura). La prima città a ricoprire tale ruolo fu Atene: per quanto riguarda l'Italia è toccato a Firenze nel 1986, a Bologna nel 2000 e a Genova nel 2004. Quest'anno il ruolo è toccato a Guimaraes (Portogallo) e Maribor (Spagna), mentre l'anno prossimo toccherà a Marsiglia (Francia) e Kosice (Slovenia). Il programma dell'Unione Europea ha già stabilito che nel 2019 il ruolo toccherà all'Italia (assieme alla Bulgaria), ma non sono ancora state designate le città. E qui c'è una novità: la candidatura di Venezia ma non come singola città bensì assieme a tutto il Nord-Est Italiano (Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia), il che sarebbe una novità assoluta per la storia della "Capitale europea della cultura". Ne ha dedicato un bel articolo Alessandra Carini intitolato “2013 Ritorno a Nord-Est” pubblicato sul settimanale d'informazione L'Espresso del 20 dicembre 2012. Per la verità, quella di Venezia non è l'unica candidatura, in quanto ci sono anche altre 21 città italiane (tra cui Milano, Matera, Siena e L'Aquila): ognuna meritoria per le proprie immense qualità, ma da buon veneto quale sono (abito nella Bassa Veronese) non posso che appoggiare la candidatura di Venezia assieme all'intero Nord-Est perché sarebbe un ottimo pretesto per far conoscere il Nord-Est non solo per essere il cuore produttivo ed economico del paese, ma anche per l'immenso patrimonio storico-artistico-paesaggistico che possiede. Il processo di selezione delle città inizierà nel 2013 quando verranno presentati i dossier di richiesta da parte delle varie città e nel 2015 una Commissione costituita dai rappresentanti dei Paesi segnalerà la città raccomandata con la candidatura: seguirà infine la nomina delle città da parte del Consiglio dei Ministri europeo. 
Ma torniamo al Nord-Est Italiano e alle sue qualità per presentare questa singolare candidatura, ripeto non come singola città ma come macro regione. Come dicevo prima, il Nord-Est è nell'immaginario collettivo area di sviluppo economico, di benessere, di capitalismo. Innocenzo Cipolletta, presidente del comitato promotore, ha affermato: “Venezia e il Nord-Est sono stati protagonisti di una crescita economica straordinaria, che affonda le radici in una cultura fatta di sapere manuale e intellettuale e di apertura al mondo. Così è nata un'economia moderna ed innovativa. Oggi che un modello di sviluppo sembra essersi esaurito, questo territorio può trovare nella cultura, intesa come sistema che abbraccia umanesimo, scienza e innovazioni tecnologiche, un nuovo motore di crescita”. Ha ragione. Su un territorio di 40.000 chilometri quadrati troviamo 1.132 comuni con ben 612 musei (tra cui quelli di Venezia e il Mart di Rovereto -TN-), oltre 4.000 ville venete di vario stile, le ville e la Vicenza del Palladio, le opere di Giotto e Mantegna a Padova, l'Arena a Verona, e ancora: Treviso, le città murate (come Montagnana e Cittadella), i castelli sparsi un po' ovunque (tra cui quelli molto belli alto-atesini), Marostica, Bassano del Grappa, Aquileia, bellezze paesaggistiche incredibili (dal Lago di Garda alla Lessinia, dalle Dolomiti ai Colli Euganei, dalla Laguna Veneta a quelle friulane, dalla Carnia al Carso), e tantissime altre. E poi 2 Festival del Cinema (a Trieste e Udine), molti altri festival, tanta gastronomia tipica, teatri, piazze.
Insomma: davvero un gran patrimonio storico-culturale-paesaggistico che troppo spesso è stato appannato da altre zone italiane (molto più pubblicizzate), probabilmente imprigionato da questa idea che Nord-Est fosse, come detto pocanzi, solo sviluppo economico, benessere e capitalismo, lavoro, lavoro, lavoro: no, c'è anche ben altro e sarei fiero se nel 2019 fosse proprio il mio Nord-Est ad essere, con Venezia, Capitale Europea della Cultura.

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