sabato 27 aprile 2013

Rinasce il MULINO sul Po

Siamo a Mezzani, in provincia di Parma, lungo il fiume Po (http://it.wikipedia.org/wiki/Mezzani e http://www.comune.mezzani.pr.it), ed è qui che è rinato il Mulino sul Po (alcune foto risalenti ai primi del '900 e conservate al Museo del Po di Revere, http://www.comune.revere.mn.it/index.php?option=com_content&task=section&id=5&Itemid=45, ne dimostrano l'esistenza). Ora è stato ricostruito: il nuovo mulino è dotato di 21 pale fatte girare dalla corrente dando energia ad un motore in grado di produrre alemno 20 kW di energia, che serviranno ad illuminare un paio di scuole oppure una decina di case. Il mulino è stato messo sul Po la scorsa settimana e poi è stato riportato sulla riva per essere calibrato: tornerà presto in acqua più leggero. Il mulino pesa infatti 15 tonnellate, è lungo 12 metri e largo 6.3 metri, poggia su 4 galleggianti metallici, è dotato di grate per respingere i detriti del fiume e produrrà energia per 8.000 ore all'anno, per un importo quantificabile in circa 35-40 mila euro annui. Il prototipo costa 150.000 euro ed è stato ideato da Valter e Wolfango Abelli (padre e figlio), i quali si ono appoggiati al progettista Riccardo Camellini (esperto di macchine da luna park) mentre il finanziatore è lo stesso Valter Abelli. Come gli è nata l'idea? Voleva sfruttare quella enorme massa d'acqua che, come lui stesso dice, è una ricchezza che ci sfugge, in quanto l'energia idroelettrica è già usata in montagna ma là servono dighe e altri sbarramenti, mentre qui l'ambiente resta intatto, non si crea nessun ostacolo. Ha perfettamente ragione.
Dice Romeo Azzali, sindaco di Mezzani, intervistato da Jenner Meletti per il quotidiano la Repubblica (articolo del 25 aprile 2013): “Io credo che costruire una cosa come questa sia un atto di riconciliazione fra la gente ed il fiume. Il Po ci ha dato tanto in passato. Ma ci sono state anche le piene disastrose. Molta gente se n'era andata dopo la devastazione del 1951. Nel 2000 il fiume è arrivato all'argine maestro ed abbiamo rinforzato gli argini, ci sentiamo più sicuri. E possiamo tornare a parlare con questo nostro amico, dopo tanti anni di diffidenza”. E infatti il Mulino si inserisce in un progetto a più ampio raggio che cerca di ricreare un legame tra il fiume e la gente: è stato costruito un piccolo pontile, visto che il Comune di Mezzani ha una barca (il Sorriso) per fare le gite sul fiume; c'è l'oasi sull'antico alveo della Parma Morta dove vivono aironi, pernici e farfalle rare; c'è un acquario con 16 vasche che contengono tutti i pesci che un tempo popolavano il fiume. Si punta quindi sul piccolo turismo, soprattutto per i bambini delle scuole: c'è una casetta in legno (con bar ed ufficio) che in caso di piena si solleva, che è a pochi metri dal mulino.
Dice ancora il Sindaco: “Darsi appuntamento qui in riva è come dare una mano al nostro Po, un amico ritrovato”. Un bel esempio quindi di come poter rivalorizzare una parte importante del nostro territorio, diffondendo coscienza ambientale soprattutto fra i nostri bambini.

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