giovedì 24 ottobre 2013

FABRIANO è diventata "Città creativa dell'Unesco"

Fabriano è un comune italiano di 31.971 abitanti della provincia di Ancona (Marche). Il territorio cittadino è posto a 325 m s.l.m., in una vallata costellata da dolci colline e circondata da monti dell'Appennino umbro-marchigiano centrale e della dorsale marchigiana. Città molto ricca di storia: tra le architetture religiose ci sono la Cattedrale di San Venanzio, il complesso conventuale di San Domenico, la Chiesa del Sacro Cuore, la Chiesa di San Filippo, l'Oratorio della Carità, la Chiesa dei Santi Biagio e Romualdo, la Chiesa di Sant'Onofrio o Scala Santa, la Chiesa di Sant'Agostino, la Chiesa di Santa Caterina, la Collegiata di San Nicolò, l'Edicola Chiesa Santa Maria del Piangato, la Chiesa di San Benedetto, l'Oratorio del Gonfalone e la Chiesa di Santa Maria Maddalena; tra le architetture civili ci sono il Palazzo del Podestà, la Fontana Sturinalto, il Palazzo del Comune, il Loggiato San Francesco, l'ex ospedale di Santa Maria del Buon Gesù e il Portico dei Vasari. Per una dettagliata descrizione di tali monumenti consultare il sito http://it.wikipedia.org/wiki/Fabriano. La città diede i natali al grande Gentile da Fabriano, pittore italiano tra i più importanti esponenti del Gotico internazionale, che incarnò nel suo secolo la tipica figura dell'artista itinerante, preferendo spostarsi per trovare le più svariate occasioni di lavoro offerte dalle corti piuttosto che stanziarsi a bottega: la sua pittura poetica e fiabesca, il gusto per la linea e un uso impareggiabile degli elementi decorativi lo portarono al vertice della scuola italiana dell'epoca, ricevendo commissioni di grandissimo prestigio (http://it.wikipedia.org/wiki/Gentile_da_Fabriano). 
Ma Fabriano è certamente più famosa per la produzione della carta (celeberrima la marca di carta Fabriano, http://www.fabriano.com/), fin dal XIII secolo. È accertato che fu la prima cartiera presente in Europa ed è del tutto probabile che già dalla fine del XII secolo in città si producesse la carta bambagina, ottenuta con le fibre dei cenci di lino. Fabriano fu una delle più antiche città italiane produttrici di carta: i fabrianesi inventarono la pila idraulica a magli, la filigrana e la collatura con gelatina animale. Grazie a queste innovazioni l'industria ebbe grande sviluppo nei secoli XIV e XV, quando si contavano almeno 40 botteghe. Nella seconda metà del Trecento le industrie locali producevano un milione di fogli l'anno, che prendevano la via di Venezia, Firenze e di altre città, anche d'oltremare, del mondo allora conosciuto. Dopo un periodo di progressivo decadimento dal 1780, grazie a Pietro Miliani, che diede un nuovo impulso a questa attività, Fabriano tornò ad essere la città della carta, specializzandosi nelle carte valori, che ancora oggi sono le più ricercate. È proprio per questa caratteristica che Fabriano è da ieri 22 ottobre 2013 “Città creativa dell'Unesco” per la sua grande tradizione cartaria e per la sua creatività artigiana. Il network "Città Creative", promosso dall’Unesco, ha come obiettivo la creazione di un legame tra città in grado di sostenere e di fare della creatività culturale un elemento essenziale per il proprio sviluppo economico, offrendo agli operatori locali una piattaforma internazionale su cui convogliare l’energia creativa delle proprie città e gettando così le fondamenta per proiettare esperienze locali in un contesto globale, con l’obiettivo di promuovere l’industria della cultura: http://www.unesco.it/cni/index.php/cultura/citta-creative
Complimenti quindi alla città di Fabriano e a tutti coloro che hanno permesso questo riconoscimento così importante, soprattutto in un momento così difficile di crisi economica, di cui risente anche la produzione industriale fabrianese.

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