lunedì 7 ottobre 2013

Lotta all'ABBANDONO SCOLASTICO

Antonella Barina, nel suo spazio Solidarietà dell'inserto “Il Venerdì” del quotidiano la Repubblica del 4 ottobre 2013, ha pubblicato dai inquietanti sull'abbandono scolastico: tra i ragazzi con età compresa tra 10 e 16 anni (quindi parliamo di scuola dell'obbligo) oggi in Italia il 17,6% abbandona gli studi, quasi 2 alunni su 10! Si tratta di oltre 700.000 ragazzi che non conseguiranno un diploma di scuola superiore o una qualifica professionale. La percentuale si fa ancora più alta al Sud: 21,8% in Campania, 25% in Sicilia e 25,8% in Sardegna!!! Ricordo che la media europea è del 12,8%, in funzione della quale l'Italia si pone al quart'ultimo posto della classifica europea. Il rischio di abbandono scolastico colpisce maggiormente i maschi, gli stranieri nati all'estero e gli istituti professionali, tecnici ed artistici. Anche se comunque c'è stato un leggero miglioramento: i ragazzi che abbandonano la scuola sono infatti diminuiti di circa 29.000 unità nel 2012 rispetto al 2011, secondo i dati del Ministero dell'Istruzione (http://www.istruzione.it/). E per fortuna che il governo italiano ha investito 3,6 milioni di euro per il 2013 e oltre 11 milioni per il 2014 per combattere questo problema... 
Il fatto è inquietante perché l'abbandono scolastico raggiunge punte molto alte nelle periferie delle grandi città, con risvolti sociali gravi (aumento di bullismo, violenza, microcriminalità, disoccupazione, droga, furti, ecc...). Per tale motivo Intervita (una ong impegnata in tutto il mondo nella lotta alla povertà e alle sue conseguenze, http://www.intervita.it/) ha avviato nel 2012 il progetto Frequenza200 (http://www.frequenza200.it/) dove 200 è il numero dei giorni di lezioni obbligatorie a scuola: tale progetto è triennale, già attivo a Milano, Napoli e Palermo, che coinvolge in centri diurni attivi cinque pomeriggi alla settimana 2.500 ragazzi e famiglie, 800 insegnanti e 100 commercianti di zona. Il progetto propone agli studenti a rischio dei metodi didattici alternativi e giochi utili per apprendere il rispetto degli altri e delle regole; propone alle famiglie spazi di counselling (http://it.wikipedia.org/wiki/Counseling e http://www.counselling.it/) ed ascolto; garantisce agli insegnanti sostegno nei casi più difficili. 
Davvero una bella iniziativa: l'abbandono scolastico va combattuto il più possibile, perché è la scuola che forma la persona e quindi la società del futuro.

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